Bolli auto non pagati, rischiate di non poter circolare

Tutti conoscono il bollo auto. Oltre ad essere una delle tasse più odiate dagli italiani è anche essenziale per poter circolare con un vicolo, ma cosa succede se non lo pagate? Ecco cosa.

Il pagamento annuale del bollo auto doveva essere fatto entro il 31 agosto, ma secondo la legge è possibile ancora versare l’importo dovuto e evitare di diventare debitori del Fisco. E questa sarebbe la scelta migliore possibile, visto che chi non pagherà l’importo dovuto entro la proroga prevista di un mese incorrerà in severe conseguenze. A partire dal 1 ottobre sono previste le prime sanzioni per chi non ha pagato la tassa del bollo auto. Sanzioni che si aggiungono agli interessi di mora già previsti dalla legge, e che cresceranno proporzionalmente al tempo passato dalla scadenza ultima di pagamento della tassa.

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Dal 1 ottobre e per i 14 giorni successivi le sanzioni sull’importo cresceranno dello 0,1% per ogni giorni di ritardo fino all’1,5%. L’aumento dell’importo da versare crescerà nel caso in cui si superino i 15 giorni di ritardo, con un aumento dell’1,5% per ogni giorni di ritardo. La somma continuerà a crescere nel tempo. Superati i 90 giorni di ritardo nel pagamento, la somma aumenterà fino al 3,75% della somma del bollo auto da pagare. I problemi arrivano però se si superano persino questi limiti di tempo. Se si aspetta più di 3 anni per il pagamento del bollo, infatti, l’Agenzia delle Entrate invierà al contribuente il primo avviso di pagamento e, nel caso in cui non si procedesse a saldare il debito, si diventerebbe soggetti a riscossione coattiva.

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Questo significa che il Fisco può costringere il contribuente a pagare. Le pene per non aver pagato il bollo auto fino a dopo 3 anni dalla data di scadenza può andare dal fermo amministrativo del mezzo di trasporto, fino al pignoramento del conto corrente del contribuete debitore. La misura successiva è la cancellazione del proprio mezzo di trasporto dal pubblico registro automobilistico. Questo significa che il debitore dovrà immatricolare nuovamente il mezzo di trasporto per poterli utilizzare nuovamente per circolare.

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