Cartelle esattoriali: puoi attendere 180 giorni per pagarle, ma ti costerà di più

La manovra finanziaria ha posticipato il pagamento delle cartelle esattoriali fino a 180 giorni dalla notifica. Ma c’è un prezzo da pagare

180 giorni: è questo il tempo a disposizione per saldare le cartelle esattoriali. Infatti, il bonus rateizzazione cartelle esattoriali sarà in vigore fino al prossimo 31 dicembre e permette ai contribuenti di beneficiare di specifiche condizioni agevolative. Entro l’ultimo giorno dell’anno, i contribuenti con piani di rateizzazione decaduti prima della sospensione dell’attività di riscossione possono presentare una nuova richiesta di dilazione senza necessità di saldare le rate scadute del precedente piano di pagamento. Per contribuenti decaduti dai benefici della “prima Rottamazione” e della “Rottamazione-bis”, è possibile richiedere, una nuova rateazione per le somme ancora dovute. Sempre fino al 31 dicembre, alla richiesta di rateazione per debiti fino a 100.000 euro, non sarà necessario allegare l’ISEE.

Leggi anche: Banco Posta, a gennaio 2022 arriva la tassa e il prelievo forzato sul conto corrente

Secondo Il Sole 24 Ore, tuttavia, la dilazione potrebbe tradursi in un prezzo da pagare, in quanto la norma comporta il raddoppio dell’aggio che passa dal 3% al 6%. Il costo è a carico del contribuente già oltre il 60esimo giorno dalla comunicazione dell’atto. Proprio l’aggio e gli oneri di riscossione dell’agente pubblico sono confermati per i carichi affidati fino al 31 dicembre 2021. Infatti, già dopo il 60° giorno dalla comunicazione, i costi aumentano a causa degli “oneri di riscossione”, ovverosia dell’aggio, che sale al 6%. Anche l’estensione a 180 giorni del pagamento anche delle cartelle notificate nel primo trimestre 2022, che si comporteranno come i carichi affidati fino al 31 dicembre 2021, prevedendo il carico dell’aggio.

 

Leggi anche: Contanti, fino a 50 mila euro di multa se li usi in modo sbagliato. E’ per il bene di tutti, dice il Governo

Fino al 31 agosto 2021 vi era stata la completa sospensione dell’attività di riscossione, con il blocco delle notifiche di tutti gli atti della riscossione e la sospensione di tutti i pagamenti. Il bonus riguarda anche le condizioni al verificarsi delle quali si decade da una rateazione in corso, permettendo di pagare più rate del piano di rateazione senza che ciò determini la decadenza della stessa che si verifica, per le rateizzazioni in essere all’8 marzo 2020, al mancato pagamento di 18 rate anche non consecutive. Per le rateizzazioni concesse dopo l’8 marzo 2020 e richieste fino al 31 dicembre 2021, la decadenza si ha con il mancato pagamento di 10 rate anche non consecutive. Infine, per le rateizzazioni con richieste presentate e accolte successivamente dal 1° gennaio 2022, la decadenza si concretizza al mancato pagamento di 5 rate anche non consecutive.

Impostazioni privacy