Superbonus e costi, cosa devi fare per non avere cattive sorprese

Rinnovato fino al 2025, il Superbonus continua ad aiutare i lavori alle case degli italiani. Occhio ai costi, però, potrebbero rivelarsi una vera troppola per chi non ha ben chiari tutti i dati.

L’agevolazione del Superbonus 110% continuerà ad esistere nella forma in cui la conosciamo per altri due anni, fino al 2023. In seguito l’aliquota scenderà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Con la Legge di Bilancio 2022 molte cose sono cambiare, andando a mettere una pezza laddove la prima stesura del testo del Superbonus non permetteva a molti che ne avevano bisogno l’accesso al beneficio, in particolare per quanto riguarda villette e unità indipendenti unifamiliari inserite in complessi più ampi. Adesso rientrano nel Superbonus anche palazzine a 3 piani e 3 box auto accostati ed edifici di 3 o 4 piani appartenenti a un solo proprietario. La novità più importante è che per queste unità immobiliari non sarà più necessario presentare l’ISEE, cosa che bloccava molti.

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Per le villette e le unità unifamiliari il Superbonus 110% scade il 30 giugno 2022, con una proroga al 30 dicembre 2022 se alla data del 30 giugno 2022 è stato completato almeno il 30% dei lavori. Per usufruire dell’aggiuntivo Super Ecobonus, serve un miglioramento di almeno 2 classi energetiche secondo quanto certificato dall’APE (Attestazione di Prestazione Energetica) e rilasciata da tecnici laureati in ingegneria, architettura, agraria e scienze forestali o che abbiano un diploma di perito industriale, geometra, o di perito agrario. Nel caso in cui per la valutazione della classe energetica dell’edificio fossero necessarie competenze multidisciplinari, si renderà possibile la collaborazione di più professionisti per la valutazione.

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Un’altra novità riguarda l’abbattimento delle barriere architettoniche, per cui è in arrivo una detrazione del 75% per abbattere le barriere architettoniche nelle abitazioni per tutto il 2022. Il bonus viene ripartito in cinque quote annuali. Previsto un tetto di spesa fino a 50mila euro per gli edifici unifamiliari. Il tetto scende a 40mila euro per le unità immobiliari condominiali con al massimo 8 appartamenti e a 30mila euro per quelle superiori a otto appartamenti. Il bonus spetta anche per gli impianti di automazione che servono ad abbattere le barriere architettoniche.

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