Lavorare di notte per spendere meno: cosa ci attende con il rincaro bollette

Il rincaro delle bollette avrà dei gravi effetti soprattutto sulle imprese. Il consumo massivo di energia delle imprese costringerà alcune ad adottare misure drastiche. Già si pensa al lavoro notturno per ammortizzare i costi.

Abbiamo parlato molto dell’impatto che il vertiginoso rincaro delle bollette dell’energia, in particolare luce e gas, avranno sulle famiglie. Tuttavia la preoccupazione maggiore per questi aumenti è legato alle imprese, che per loro natura consumano molta più energia rispetto a una famiglia media. I prezzi che aumentano in percentuale rispetto all’anno precedente faranno si che quelle imprese che avevano già bisogno di un grande quantitativo di energia per far funzionare i propri macchinari di prosuzione debbano trovare modi per risparmiare. Una opzione che sta venendo considerata in vista di queste problematiche è di inserire più turni di lavoro notturno.

Il problema del rincaro delle bollette colpisce particolarmente le piccole e medie imprese. Secondo i dati Eurostat, presi in esame da Cgia, in Italia le piccole e medie imprese pagato prezzi più alti per l’energia rispetto alle azione più grandi. Si calcola un gap di circa il 76% per quanto riguarda la luce e del 133% per il gas. Molte azionde hanno già provato a porre rimedio a questo problema introducendo o potenziando la possibilità di lavoro notturno. Questo perché nelle ore notturne è possibile spendere meno per l’energia elettrica grazie ai contratti con tariffa bioraria. A questa soluzione si inseriscono però le problematiche legate alla pandemia: a causa delle assenze per malattia dovute al Covid-19 e alle restrizioni per gli assembramenti molte azionede si ritrovano con orario ridotto. Questo significa che anche se sulla carta quella del lavoro notturno sembra una buona idea, non tutte le aziende hanno la possibilità di applicarla.

Sul fronte delle contromisure del governo, anche le imprese potranno godere delle stesse facilitazioni concesse alle famiglie. Il Governo ha già messo in campo alcune contromisure per impedire che l’impatto del caro bollette sia eccessivamente pesante, in particolare:

  • Azzeramento degli oneri generali di sistema applicato alle utenze elettriche domestiche e non domestiche in bassa tensione, con potenza disponibile fino a 16,5 kW, e la riduzione degli oneri generali sulle utenze non domestiche;
  • Rivalutazione dell’Iva al 5% per tutte le utenze basate sul gas naturale;
  • Annullamento degli oneri di sistema per il gas naturale su tutte le utenze, sia domestiche che non domestiche;
  • Potenziamento dei bonus applicati ai clienti domestici del settore elettrico e del gas naturale in condizione economicamente svantaggiata o con gravi condizioni di salute.
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