Che vita ti aspetta se non paghi i tuoi debiti

Una delle minacce più pesanti per chi non copre i debiti contratti in tempo è quella di essere inserito nell’elenco dei cattivi pagatori. Cos’è effettivamente questo elenco? Cosa comporta esserci inscritti?

Quando si è contratto un debito con una data scadenza che non riusciamo a rispettare, nella maggior parte dei casi la questione finisce lì. Se si ha un debito con un privato è possibile sanare il proprio debito il prima possibile, prima che il creditore si armi degli strumenti legislativi che obbligano il debitore a pagare. In quel caso la pressione è alta, ma la questione è risolvibile il prima possibile pagando quanto dovuto. Se si ha un debito con una banca, però, la questione è molto meno semplice. Anche le banche possono utilizzare gli stessi strumenti legislativi dei privati per farsi restituire i soldi prestati, ma nel loro caso esiste qualcosa di ancora più pericoloso: l’elenco dei cattivi pagatori della Banca d’Italia.

Tale elenco è una sorta di black list di persone che non hanno pagato in tempo i propri debiti con le banche. Fa parte della Centrale dei rischi delle Banca d’Italia come misura di tutela delle banche nei confronti di un comportamento che potrebbe ripetersi con più istituti bancari. L’inserimento del nominativo di una persona all’interno dell’elenco dei cattivi pagatori comporta delle conseguenze che vanno oltre il debito stesso. La prima conseguenza dell’essere all’interno dell’elenco è l‘impossibilità di richiedere prestiti presso qualunque altro istituto bancario. Se si richiede un prestito presso una banca, infatti, il scatterebbe subito il controllo del nominativo sull’elenco e, qualora risultasse iscritto, difficilmente una banca sarebbe disposta a qualsiasi tipo di rapporto. Il principale effetto negativo dell’elenco è, in sostanza, la perdita di fiducia da parte delle banche.

Essere all’interno dell’elenco dei cattivi pagatori impedisce anche di avere accesso a mutui o fidi sul conto corrente. C’è inoltre la possibilità dell’annullamento della carta di credito e la possibilità da parte dell’isituto bancario di non permettere l’apertura di un conto corrente. C’è da dire, inoltre, che entrare nell’elenco dei cattivi pagatori è tanto facile quanto difficile è uscirne. La buona notizia è che l’aggiunta del nominativo all’elenco è sempre temporaneo, con una data di scadenza che è però inclusa tra i 6 mesi e i 3 anni a seconda della gravità del mancato pagamento del debito in primo luogo.

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