Reddito di Cittadinanza a rischio dal 1° febbraio, chi potrebbe perderlo davvero

Chi non ha presentato la Dichiarazione sostitutiva unica potrebbe perdere il Reddito di cittadinanza dal 1° febbraio

reddito.cittadinanza.perdita_missionerisparmio.it_01.02.2022

Il 31 gennaio è stata la data ultima per presentare la Dsu, ovvero la Dichiarazione sostitutiva unica. Chi non lo ha fatto nella maniera corretta rischia di perdere il reddito di cittadinanza dal 1° febbraio 2022. Ecco cosa andava fatto e quali sono le conseguenze per chi non ha completato l’iter.

La giornata di ieri avrebbe potuto sancire la perdita del Reddito di cittadinanza per moltissimi cittadini. Il motivo? La mancata presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica con l’Isee aggiornato. Vediamo nel dettaglio cosa vuol dire e cosa rischi.

Reddito di Cittadinanza a rischio dal 1° febbraio, chi potrebbe perderlo davvero

Il reddito di cittadinanza è il sussidio economico maggiormente voluto dal Movimento 5 Stelle. Il suo ruolo è fondamentale per il sostentamento economico di milioni di famiglie, beneficiarie del sussidio. Tuttavia, ci sono degli iter da seguire, utili al mantenimento del sostegno statale.

La giornata di ieri, 31 gennaio 2022, è stata l’ultima data utile per la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica. All’interno della dichiarazione era necessario presentare un Isee aggiornato con i redditi del 2020: informazione fondamentale per non perdere il diritto a ricevere il RdC.

Le Dsu sono quindi un vero e proprio requisito fondamentale per ottenere (e mantenere) il diritto a ricevere il Reddito di Cittadinanza. Si tratta di un documento richiesto dallo Stato con lo scopo di verificare l’attuale situazione economica di un nucleo familiare.

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In particolare, la Dsu attesta la situazione economica di un nucleo familiare, riferita a due anni prima della presentazione (in questo caso al 2020). Lo Stato, quindi, verifica se la situazione famigliare sia cambiata durante l’ultima presentazione del documento.

Senza un Isee aggiornato, il Reddito di cittadinanza verrebbe congelato, in attesa della presentazione del nuovo documento aggiornato. Ovviamente, l’Isee aggiornato dovrà attestare l’esistenza dei requisiti utili per ottenere il beneficio economico.

A seguito del ripristino e riconoscimento dei requisiti, l’Inps provvederà al versamento di due assegni mensili. L’intenzione sarà quella di compensare gli arretrati causati dal congelamento del sussidio.

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