Reddito di Cittadinanza, così cambiano i pagamenti

Reddito di Cittadinanza: attenzione alle nuove domande per richiederlo. Cambiano i parametri legati alle tempistiche di pagamento.

Reddito di Cittadinanza, cambiano le tempistiche per le nuove domande
Cambiano le tempistiche per le nuove domande sul Reddito di Cittadinanza_20220202_missionerisparmio.it

Reddito di cittadinanza: tutti quelli che si apprestano a voler richiedere le nuove domande dovranno fare molta attenzione perchè sono in arrivo delle grosse novità. Cambieranno le tempistiche di pagamento proprie delle domande. Addirittura, per chi si trova in determinati tipi di circostanze potrà vedere allungato di molto tempo, l’arrivo della prima mensilità (ci potrebbero volere fino a 120 giorni).

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Considerate che fino ad oggi dalla domanda all’attesa del pagamento della prima mensilità non veniva superata la soglia di un mese e mezzo. Ora, ci vorrà molto più tempo. Tutta “colpa” della Legge di Bilancio 2022 che ha intensificato i controlli per richiederlo. Si può ottenere solo se vengono soddisfatti determinati requisiti. Prestate attenzione, quindi, ad il lavoro svolto dal Comune e dall’INPS, per scongiurare spiacevoli sorprese.

Reddito di cittadinanza: cambiamenti e controlli nel 2022

Reddito di Cittadinanza, cambiano le tempistiche per le nuove domande
Tutta colpa della Legge di Bilancio 2022_20220202_missionerisparmio.it

L’INPS ed il Comune sono sempre stati soliti verificare se il nucleo richiedente avesse o no i requisiti anagrafici per beneficiare del reddito di cittadinanza. Prima il controllo era fatto ex-post, ora, la Legge di Bilancio 2022 ha riformulato il decreto 4/2019 ed all’articolo 5, comma 4 bisSi legge che verrano fatti dei controlli preventivi effettuati dall’INPS con l’aiuto, se richiesto, da parte del Comune. 

Verrano vagliati i dati:

  1. anagrafici 
  2. residenza 
  3. soggiorno 
  4. cittadinanza
  5. dati comunicati nella DSU (per l’ISEE)

Anche solo delle minime contraddittorietà potranno bloccare la fase di domanda. Sono cambiate un po’ di cose, quindi, attenti se sono scaduti i 18 mesi o alle variazioni legate al nucleo familiare perchè, in entrambi i casi, per ricevere il primo pagamento ci vorrà molto tempo. Rendendolo quantificabile circa 120 giorni.

Cosa accade nei 120 giorni e se si superano?

Superati i 120, si potrà procedere con il pagamento anche senza alcuna comunicazione da parte del Comune, ma l’ente territoriale, in caso di somme non dovute, risponderà per il danno erariale causato.

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Nei 120 giorni, inoltre, verrano verificate le domande ed i dati dei richiedenti dal Comune che interloquirà con le banche, in casi necessari direttamente con gli interessati.

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