Dichiarazioni sul reddito per avere l’assegno INPS, attenti a non sbagliare i dati

Dichiarazioni sul reddito: assegno unico INPS per i figli a carico. Ecco quello che succede in caso di difformità riscontrata sull’ISEE.

Dichiarazioni dei redditi, attenti ai dati per l'assegno unico
Dichiarazioni dei redditi, attenti ai dati sull’ISEE_20220214_missionerisparmio.it

Cosa succede se l’INPS rileva, in fase di domanda per ottenere l’assegno unico per i figli a carico, che i dati dell’ISEE presentano delle difformità o ci sono delle omissioni? Non è mai un bene fare questo tipo di giochetti. Anzi, le conseguenze sono molto pesanti per i richiedenti (coloro che voglio ottenere l’assegno) se non chiarificano la propria condizione patrimoniale e reddituale rispetto al nucleo familiare.

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ISEE ha un ruolo chiave perchè il suo valore determina l’importo che spetterà al ricevente con l’assegno. Se non si è in possesso dell’ISEE si applica una liquidazione con importo minimo pari a 50€, che spetta al ricevente, per ogni figlio a carico.

Dichiarazioni sul reddito, assegno unico: domanda e conseguenze se non è veritiero

Per prima cosa, se si vuole ottenere l’assegno unico figli a carico bisogna fare domanda all’INPS. Per farla è necessario essere in possesso, appunto, dell’ISEE corrispondente al reddito ed al patrimonio del nucleo familiare del richiedente. Si riferisce ad i dati di due anni prima (quelli a partire dal 31 dicembre 2020, visto che ci troviamo nel 2022).

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L’ISEE è elaborato tramite la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), cui sono annessi questi dati. La DSU si può trovare già pre-compilata sul sito dell’INPS. Ci si può rivolgere anche ad i Patronati o ai CAF. È necessario, inoltre, che l’ISEE sia in corso di validità. Sarà l’INPS stessa a verificare se risulta presente nei propri archivi.

Ma cosa succede se i dati relativi alle dichiarazioni sul reddito non sono conformi alla realtà o se si omette qualcosa? Si applica una liquidazione, in certi casi anche ci possono essere delle conseguenze penali. L’INPS lo mette nero su bianco nella Circolare del 9 febbraio 2022.

I richiedenti vengono avvisati e sono tenuti a mettersi in regola. Come?

  • Rettificare al CAF (solo se il richiedente vi si è rivolto) la DSU precedente, con effetto retroattivo.
  • Presentare una nuova DSU all’INPS e con l’ISEE valido e corretto.
  • Fornire all’INPS la nuova documentazione e tutto ciò che prova la veridicità dei dati indicati nella DSU.

Se ciò non accade verrà recuperato l’importo, che sarebbe spettato in assenza di ISEE, eccedente il minimo.

Assegno unico, nonni e coppie di fatto

Dichiarazioni dei redditi, attenti ai dati per l'assegno unico
Assegno unico, ISEE in corso di validità_20220214_missionerisparmio.it

L’assegno unico figli a carico sarà erogato a chi esercita la responsabilità genitoriale tralasciando la condizione lavorativa e spetta a: 

  • minori
  • età fino a 21 anni se (svolge il servizio civile universale, è disoccupato e cerca lavoro nei servizi pubblici per l’impiego, svolge un tirocinio ed il reddito è inferiore a 8.000 annuali, frequenta un corso di laurea o un corso di formazione).

Assegno unico nonni, figli a carico:

  • minori
  • età fino a 21 anni se (svolge il servizio civile universale, è disoccupato e cerca lavoro nei servizi pubblici per l’impiego, svolge un tirocinio ed il reddito è inferiore a 8.000 annuali, frequenta un corso di laurea o un corso di formazione).

Assegno unico coppie di fatto, per cui il richiedente può chiedere di avere tutto l’importo dell’assegno se c’è un accordo con l’altro genitore. In alternativa si farà un 50% per uno. Spetta se i figli a carico sono: 

  • del genitore naturale convivente (che deciderà se poi dividerlo con l’altro)
  • di un solo genitore convivente, ma adottati dall’altro.
  • di entrambi i genitori conviventi.
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