Tasse non pagate, c’è il rischio di confisca della prima casa

I reati tributari sono puniti con il massimo della severità. Nonostante le leggi che regolano il pignoramento e l’espropriazione, neanche la prima casa è al sicuro se non si pagano le tasse.

Il caso recente di un imprenditore dichiarato colpevole di reati tributari ha permesso di fare chiarezza su questo punto. Ad esprimersi è la Corte di Cassazione, che ha deliberato come sia possibile espropriare qualcuno della sua prima casa se c’è di mezzo un reato tributario. Nel caso in questione l’imprenditore si è appellato alla legge secondo cui l’Agenzia delle Entrate Riscossione non può espropriare ad un contribuente un immobile se questo è la sua prima e unica abitazione. La legge in effetti prevede che l’Agenzia delle Entrare Riscossione non possa espropriare la prima casa di un debitore a meno che non si tratti di un’abitazione di lusso.

La sentenza, tuttavia, è stata chiara. In caso di reati tributari, visto che il sequestro preventivo e in seguito la confisca dell’immobile ha limite soltanto nei confronti dell’Erario pubblico e non di altri creditori, è possibile sequestrare preventivamente e in seguito confiscare la prima casa. Inoltre il limite di esproprio, secondo il Codice Civile, non vale se c’è di mezzo un reato tributario. Il Codice Civile recita, infatti: “Il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri. Le limitazioni della responsabilità non sono ammesse se non nei casi stabiliti dalla legge”. Questa presa di posizione da parte della Corte di Cassazione inverte una tendenza partita con la Cassazione stessa. In precedenza la Corte Suprema aveva impedito l’esproprio di un immobile per reati fiscali perché contrario al diritto costituzionale all’abitazione.

Oltre al fatto che sui reati tributari non si appichino limiti per quanto riguarda la confisca di beni, la Cassazione ha sottolineato anche come questa norma funzioni retroattivamente su beni acquistari dall’indagato di reato tributario prima dell’entrata in vigore della legge. In questo caso qualsiasi bene acquistato anche prima della messa in vigore della legge può essere espropriato per estinguere debiti con il Fisco.

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