Imu e nuove tasse, le nostre case tornano ad interessare il Governo

Imu: si prospettano delle notizie poco serene per i cittadini italiani. È previsto un possibile aumento! Ecco di cosa si tratta.

Notizie non buone per i popolo italiano. Batosta in arrivo rispetto all’Imu. Il centrodestra con la Lega, Forza Italia e anche se in minoranza Fratelli d’Italia alla fine si sono coesi e si ribellano di fronte al provvedimento, legato al tema della rigenerazione urbana, che porterebbe ad un aumento sull’Imu. Si parla di un incremento dello 0,2% per i proprietari di abitazioni rimaste incompiute da più di 5 anni e di quelle inutilizzate.

La proposta sta venendo discussa alla Commissione Ambientale del Senato e si trova all’interno del disegno di legge, come detto in precedenza, per la rigenerazione urbana. Di preciso che cosa prevede la misura? Lo riporta lo stesso articolo 11, comma 8 stabilendo che gli enti locali sono liberi di scegliere se aumentare l’Imu dal momento che ci si trova di fronte ad un patrimonio immobiliare non utilizzato da più di 5 anni. Si potrà così metterlo in sicurezza e riutilizzarlo. Stesso discorso per le Regioni che possono aumentare l’aliquote addizionali dell’imposta sul reddito dei cittadini.

Aumento dell’Imu: il centrodestra si ribella

In sede di governo, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia si sono coalizzati. Non sono affatto d’accordo sull’incremento dell’imposta. L’obiettivo che hanno è quello di fare qualsiasi cosa, in loro potere, per evitare l’approvazione della misura. Ad onor del vero, in primis è Giorgia Meloni, con Fratelli d’Italia, che si sta battendo molto sulla questione. Gli altri partiti del centrodestra sono solo in parte contro la misura e sostenendo il governo Draghi.

L’opposizione, infatti, ha già in mano due emendamenti belli pronti. Uno ha come obiettivo quello di aumentare a 20 anni il periodo di tempo per cui le abitazioni poi risulterebbero incompiute ed inutilizzate. Con l’altro si vuole eliminare definitivamente il comma 8 dell’articolo 11. Non c’è nulla di certo. Tutto è ancora da vedere e dipenderà da come si evolveranno le cose durante l’arco della prossima settimana proprio quando avrà inizio la discussione, in sede di Commissione.