Partite Iva, il Fisco può pignorare davvero tutto, ma la casa puoi salvarla

In sede di controlli ad una Partita Iva, il Fisco può pignorare davvero tutto, ma la casa potrebbe essere salvata. Ecco di cosa stiamo parlando.

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(foto: Pixabay)

Aprire una partita Iva non è mai una cosa semplice e rappresenta sempre un importante passo professionale da valutare con grandissima attenzione. Oltre ai costi di gestione, infatti, l’apertura di una Partita Iva non mette al riparo da eventuali ostacoli fiscali su cui si può incappare.

Un libero professionista, infatti, potrebbe andare in contro a debito non pagato. Dunque, il Fisco può pignorare tutti i beni, ma forse la casa può essere salvata. Ecco, dunque, di cosa stiamo parlando e cosa può essere pignorato ad una Partita Iva.

Ecco cosa può essere pignorato ad una Partita Iva

I controlli dell’Agenzia delle Entrate possono essere molto efficienti per chi è in possesso di una Partita Iva. Quando vi è la mancanza di saldatura di un debito, infatti, il Fisco potrebbe intervenire pignorando tutti i beni del professionista. Una situazione davvero difficile che bisogna evitare in tutti i modi. Ecco quindi cosa può essere pignorato ad una Partita Iva.

Ma cosa può pignorare il Fisco? Il primo bene a cui l’Agenzia delle Entrate può effettuare un pignoramento è il conto corrente della Partita Iva. SI tratta, infatti, del reddito del contribuente che ha accumulato negli anni, senza alcun limite di prelievo. Tuttavia, si procede al pignoramento del 50% del valore in caso di conto cointestato.

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Inoltre, L’Agenzia delle Entrate può pignorare i beni mobili del contribuente, come gioielli, oggetti di valore artistico, arredi di pregio o antiquariato. Può essere pignorata anche l’auto del professionista, tuttavia solo se questa è a scopo privato e non lavorativo.

Anche la casa potrebbe essere indicata come bene pignorabile. Questo avviene, però, solo se l’ente di riscossione ha realizzato un’ipoteca da almeno 6 mesi. Inoltre, è possibile pignorare la casa di una Partita Iva se il valore degli immobili del professionista hanno un valore maggiore di 120.000€, o se il debitore erariale supera i 120.000€.

Tuttavia, se l’abitazione corrisponde ad una villa, un palazzo di pregio storico o artistico o, infine, ad un castello, non può essere pignorata. Inoltre, è impossibile pignorare la casa se l’edificio è il luogo di residenza anagrafica, se è adibito a civile abitazione o se è l’unico immobile di proprietà.

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