Eredità non accettata da nessuno, chi si prende i soldi?

Cosa succede ad un’eredità se non c’é nessuno ad accettarla? La legge sulla successione parla chiaro e c’é una possibilità anche in questo caso.

La legge sulla successione dei beni di un defunto è sempre chiara nel suo funzionamento. Non sempre accettare una eredità può rivelarsi un affare. Non è sempre detto che il lascito terreno di un caro defunto siano soldi o proprietà di sorta, a volta potrebbe lasciare anche dei debiti, e in quel caso non è facile trovare chi se ne fa carico. Qualsiasi sia il motivo, è possibile che degli eredi di un defunto, nessuno voglia accettare la sua eredità, ma nel tal caso come si procede? La legge di successione in questo caso parla chiaro.

Se nessuno degli eredi designati nel testamento del defunto o secondo la stessa legge di successione vuole accettare l’eredità, un decreto del tribunale nominerà un curatore che viene incaricato di amministrare il patrimonio terreno del defunto. Sarà responsabilità del curatore decidere la destinazione dei soldi lasciati in eredità e il pagamento di eventuali debiti. Il patrimonio che il curatore si troverà a gestire sarà tanto quanto l’ammontare delle quote non accettate dagli eredi. Questo avviene sia in presenza di un testamento lasciato dal defunto, sia nel caso in cui non sia presente alcun testamento e l’eredità sia divisa in quote per gli eredi secondo quanto previsto dalla legge.

Una volta accettato l’incarico e prestato giuramento, il curatore avrà il compito di:

  • Fare la redazione dell’inventario;
  • Fare la dichiarazione di successione;
  • Amministrare l’eredità sotto la vigilanza del tribunale;
  • Effettuare gli atti urgenti e necessari;
  • Depositare il denaro che si ricava dall’eredità o dalla vendita dei beni del patrimonio del defunto;
  • Pagare eventuali debiti ereditari su autorizzazione del tribunale.

Secondo le leggi vigenti nel 2022, i familiari del defunto hanno a disposizione 10 anni di tempo per accettare l’eredità (3 mesi se sono già in possesso di quei beni). Solo dopo questo periodo di tempo sarà ratificata la rinuncia all’eredità e la responsabilità del patrimonio passerà al curatore designato dal tribunale.

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