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Pensioni, nuovi accrediti: perché è meglio controllare gli importi

Published by
Gianluca Merla

Attenzione a controllare gli importi dei nuovi accrediti delle Pensioni. Ecco cosa potrebbe cambiare e cosa bisogna accertare

(foto: Pixabay)

Ci sono novità per quanto riguarda gli assegni pensionistici che verranno erogati a breve. Nel mese di marzo, infatti, i pensionati italiani potranno osservare alcuni cambiamenti. Serve dunque controllare gli importi dei nuovi accrediti delle Pensioni, accertando che sia tutto in regola.

I prossimi accrediti di marzo, infatti, saranno leggermente più elevati rispetto a quelli del mese scorso. Questo a causa degli alti livelli di inflazione, la quale ha raggiunto l’1,70%. Dunque, ecco a cosa fare attenzione e cosa controllare.

Sale l’inflazione: aumentano gli importi dei nuovi accrediti delle Pensioni

Secondo quanto comunicato dall’Inps, mediante la circolare numero 33 del 2022, gli importi dei nuovi accrediti delle Pensioni, quelli di marzo, saranno leggermente più elevati. Si tratta di una diretta conseguenza all’aumento dell’inflazione, ora all’1,70%.

In precedenza, l’Istituto aveva usato la percentuale momentanea dell,1,60% per rinnovare le pensioni. Tuttavia, l’inflazione che va applicata nel 2022 è dell’1,90%. A questa va applicato un conguaglio dello 0,20%, attribuito poi in sede di perequazione nel 2023.

Dunque, è previsto un cambiamento per gli importi di marzo 2022, i quali subiranno una variazione in positivo. Grazie alla rivalutazione annuale degli importi degli assegni pensionistici, infatti, si assisterà ad un adeguamento delle cifre in base al costo della vita.

(foto: Pixabay)

Inoltre, è stato previsto anche un ricalcolo per quanto riguarda le aliquote e le detrazioni fiscali, con l’attribuzione dei conguagli riferiti al 1° gennaio 2022. Mentre sono stati rivisti i limiti di reddito per la riduzione delle pensioni ai superstiti, oltre al massimale della retribuzione pensionabile dei soggetti contributivi puri.

Per quanto riguarda i limiti di reddito per l’integrazione al minimo e per le pensioni sociali, l’Inps ha annunciato che li adeguerà con l’aggiornamento degli importi del trattamento minimo, pensione e assegno sociale. Quest’ultimo verrà effettuato relativamente al rinnovo delle pensioni per il 2023.

Infine, l’Inps si muoverà anche rispetto alle detrazioni fiscali dovute. Verrà quindi erogata nella rata di marzo 2022 la detrazione prevista per i figli con meno di 21 anni. Inoltre, è prevista la revoca delle maggiorazioni per i figli con meno di tre anni e quelli disabili.

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