Assegno per extracomunitari anche se la famiglia non vive in Italia

L’assegno unico è definito universale per un motivo. Non solo le famiglie italiane possono usufruire del sussidio per i figli a carico, ma anche gli extracomunitari.

Il pagamento dell’assegno unico universale per i figli a carico è cominciato da pochi giorni e già cominciano le discussioni in merito. La discussione verte sul fatto se sia possibile o meno per i nuclei familiari di cittadini non europei possano beneficiare dell’assegno unico. La Corte di Cassazione si è espressa sull’argomento appellandosi al diritto europeo. Secondo quanto emesso dalla corte suprema italiana, i cittadini extracomunitari soggiornanti per lungo periodo e in possesso di regolare permesso unico di lavoro non possono essere trattati in modo diverso rispetto ai cittadini italiani. Per questo motivo anche loro hanno diritto al pagamento dell’assegno unico per i figli a carico.

Questa sentenza confera l’aspetto universale dell’assegno unico, confermato in seconda battuta anche dalla Corte Europea. Questa ha dichiarato che l’obbligo di differenziare il trattamento dei cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti è imposto dalle direttive in modo chiaro, preciso e incondizionato, come tale dotato di effetto diretto. Ricordiamo che il pagamento dell’assegno unico è disponibile dal 1 marzo e continuerà per tutto il mese per tutti coloro che hanno fatto domanda fino a febbraio 2022. Per tutti coloro che faranno domanda fino a giugno 2022 sarà possibile ricevere il pagamento degli arretrati di ogni mensilità dell’assegno unico a partire da quella di marzo 2022 alla prima mensilità pagata.

Il beneficio economico mensile è a disposizione di tutte le famiglie per ogni figlio a carico dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni e viene, appunto, erogato dall’Inps sulla base della situazione economica del nucleo familiare di appartenenza e del numero di figli a carico. Il valore del contributo dipende dall’Isee del nucleo familiare. Il nucleo con Isee fino a 15 mila euro, riceverà 175 euro al mese con 1 figlio, 350 con due figli, 610 con tre figli e 970 con 4 figli. L’importo diventa 1090 euro al mese se entrambi i genitori lavorano. A questi importi si aggiungono 20 euro al mese a figlio nel caso in cui la madre abbia un’età inferiore a 21 anni. Se l’Isee supera i 40 mila euro, si riceverà 50 euro al mese con un figlio, 100 euro per due figli, 165 euro per tre figli, 330 euro per 4 figli. Si aggiungono 20 euro a figlio se la mamma ha meno di 21 anni. Le famiglie con i figli disabili, riceveranno l’assegno unico senza limiti di età dei figli.

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