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Controllo penumatici, potrai avere 200 euro per metterti in regola ed evitare la multa

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Riccardo Magliano

Per molti contribuenti l’automobile è un bene essenziale, come essenziale è che funzioni correttamente. In un periodo dove già si spende molto per far funzionare la macchina, arriva il bonus da 200 euro per aiutare.

Con il rincaro vertiginoso della benzina dovuto alla guerra in Ucraina e il periodo di crisi economica arrivato con la pandemia, mantenere un’automobile in buone condizioni è ormai una spesa troppo alta da sostenere. A pareggiare, o almeno provarci, la situazione critica di spese ci pensa un nuovo bonus introdotto nel Decreto Leggi sull’Energia dagli emendamenti proposti di Lega, Movimento 5 Stelle e Forza Italia. Prende il nome di bonus gomme e prevede un bonus di 200 euro per effettuare il cambio delle gomme all’auto senza ulteriori spese per i contribuenti già oberati di servizi da pagare.

Essendo per il momento una proposta ancora in divenire non si hanno moltissime informazioni su questo bonus, ma possiamo già parlare di alcuni aspetti trapelati dalle aule del Parlamento. Innanzi tutto, il bonus gomme sarà sfruttabile solo per l’acquisto di pneumatici di classe A o B, i migliori per quanto riguarda la capacità di aderenza sull’asfalto bagnato. Il bonus sarebbe concesso a oltre 100.000 persone, visto che il governo dovrebbe, secondo indiscrezioni, mettere a disposizione del bonus una cifra pari a 20 milioni di euro. Per il momento sembra che il bonus gomme non sarà soggetto al reddito ISEE, ma che semplicemente potrà essere richiesco fino ad esaurimento scorte. Questo potrebbe essere il primo punto ad essere cambiato durante le discussioni, visto che già con il bonus terme questa modalità di è dimostrata poco funzionale.

Il bous gomme avrebbe il duplice fine di ridurre le spese sulle spalle dei cittadini, aggravate dalla presente situazione del mercato, e ridurre le emissioni di CO2. A questo secondo punto si deve la scelta di indicare come oggetti del bonus solo le gomme di Classe A e B, che consentono, secondo gli studi, una riduzione del consumo di carburante tra il 5% e il 7%, nonché uno spazio di frenata inferiore del 30% rispetto alle gomme di classe C e inferiori.

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