Prezzo della benzina e controlli della Guardia di Finanza: prime multe ai distributori

Emergono nuove truffe sul prezzo della benzina ai distributori. Sono ben undici i distributori nei guai dopo l’intervento della Guardia di Finanza

(Ansa/ Ufficio Stampa/ Comando Generale)

Oltre al danno la beffa. Il caro energia e il caro carburante hanno messo in grave difficoltà le famiglie e i lavoratori italiani a causa dell’impennata dei prezzi di benzina e diesel. Ma a peggiorare la situazione sono i tentativi di truffa da parte di chi non si fa scrupoli a lucrare in una situazione così difficile.

Nei giorni scorsi, infatti, la Guardia di Finanza ha sventato alcuni tentativi di truffa, accusando ben 11 distributori di cartello sul prezzo della benzina. Una situazione che, dopo l’episodio nel Pescarese, dimostra quanto il pericolo sia ben diffuso in tutto il Paese.

Accusa di cartello per 11 distributori di benzina: l’intervento della Guardia di Finanza

Dopo l’intervento della Guardia di Finanza, ben 11 gestori di distributori di carburanti sono finiti in un’istruttoria dell’Antitrust. È questa l’ultima truffa che sta emergendo a causa della difficile situazione del prezzo dei carburanti.

Si tratta di undici gestori di distributori di carburanti nella zona di Livigno. Secondo le accuse, i gestori sono sospettati di aver realizzato un “cartello” con lo scopo di vendere allo stesso prezzo benzina e diesel. Un tentativo di truffa sventato dalla Guardia di Finanza, la quale aveva lanciato l’allarme già dal dicembre 2012.

(Ansa/ Alessandro di Marco/ Torino)

L’Antitrust, infatti, ha dimostrato che gli stessi distributori di carburanti, già dal 2014 a oggi, avevano fatto in modo di vendere diesel e benzina allo stesso prezzo. Secondo Donato Marveggio, presidente della Federazione italiana gestori impianti di carburanti di Sondrio – è difficile che siano coinvolte anche le società di distribuzione, rispetto alle quali i gestori hanno un margine dal 1,5% all’1,7%.

Dunque, si tratterebbe di un vero e proprio sistema messo a punto da alcuni gestori di distributori di carburanti nella provincia di Sondrio, già inquadrati da tempo.

Mediante l’istruttoria dell’Autorità Garante della Concorrenza, si potrà stabilire se i prezzi dei carburanti nella zona di Livigno, sono aumentati più rapidamente a causa del cartello. Questo potrebbe essere il frutto di una libera concorrenza tra i vari operatori, con una conseguente truffa per i consumatori.

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