Draghi è di parola: tagli al riscaldamento e all’aria condizionata

Tagli al riscaldamento. Contro l’incremento dei prezzi dell’energia, il Governo stabilisce dei limiti entro cui far funzionare i riscaldamenti. Ecco cosa prevedono le nuove regole.

Come promesso, il Governo Draghi mette in campo una serie di regole per far risparmiare sul riscaldamento. Con un emendamento del DL Bollette è stato stabilito che dal 1 maggio 2022 al 31 marzo 2023 saranno apposte delle regole all’utilizzo dei riscaldamenti di casa e degli uffici pubblici. In questo modo si cerca di ottimizzare i consumi di energia e risparmiare sui prezzi in aumento a causa della guerra in Ucraina. L’emendamento è stato approvato dalle Commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera e prevede che negli edifici pubblici siano mantenute delle soglie di utilizzo dei sistemi di condizionamento della temperatura.

Nella fattispecie l’emendamento prevede che i termosifoni non possano essere utilizzati oltre una media ponderata superiore a 19 gradi centigradi, mentre i climatizzatori non potranno andare sotto una media ponderata di 27 gradi centigradi. La temperatura che dovremo tenere dal 1 maggio e per quasi un intero anno sarà non più di 19 gradi col riscaldamento e non meno di 27 gradi col climatizzatore (con 2 gradi in più o in meno di tolleranza per entrambi i limiti). Da questo obbligo sono esclusi ospedali, cliniche e case di cura. Alcuni giorni fà, in un intervento, il Premier Draghi aveva chiesto, come provocazione, se si preferisse la pace o il condizionatore acceso, frase che va interpretata come un monito per la popolazione che, vista la situazione, dovrà fare un piccolo sacrificio. Il premier però rassicura su un punto: le riserve di gas al momento permettono di rimanere coperti fino a ottobre, e i primi problemi con le riserve non si vedranno prima di autunno.

L’ottimizzazione dei consumi imposto dal Governo con questo nuovo emendamento permetterà di far durare di più le scorte che già abbiamo, attendendo per tempi migliori al livello di problematiche internazionali e dando il tempo di trovare altre fonti di energia. La priorità comunque è permettere agli italiani di mantenere il proprio stile di vita senza dover pagare una fortuna a causa dei rincari.

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