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Contanti da vietare, il Governo non si dà pace. E le sanzioni per chi sgarra arrivano prima

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Riccardo Magliano

Arriva finalmente la stretta del Governo. Dal 30 giugno previste multe per coloro che non accetteranno pagamenti con il Pos.

Dopo mesi di incertezze e dubbi, arriva la decisione ufficiale: dal 30 giugno 2022, infatti, gli esercenti che non accetteranno pagamenti con carte di credito e di debito incorreranno in pesanti multe e sanzioni. Una scelta che ha provocato alcune proteste, soprattutto da parte delle associazioni dei commercianti. Tuttavia, è stata decisiva la volontà di questo governo di dare una stretta alla lotta all’evasione, e avvicinarsi dunque agli obiettivi previsti dal Pnrr. Gli esercenti che rifiuteranno i pagamenti tramite Pos saranno sanzionati con multe parecchio salate.

Nonostante, già dal 2014, vi era già l’obbligo del Pos per le attività commerciali, non era stato prevista alcuna sanzione per coloro che non rispettavano l’indicazione da parte del Governo. Dunque, dal 30 giugno 2022 sarà la prima volta in cui nel nostro Paese vengono introdotte sanzioni per chi non rispetta tale obbligo. Gli esercenti che rifiuteranno i pagamenti al Pos con carte di credito, di debito o bancomat, quindi incorreranno in multe che ammonteranno a 30 euro, maggiorata del 4% riferito al valore della transazione rifiutata (mediante il pagamento elettronico). Una decisione forte che rende l’idea di quanto questo governo abbia voluto lanciare un messaggio sulla propria convinzione nella lotta all’evasione fiscale. Le sanzioni previste, infatti, sarebbero dovute entrare in vigore solo dal 1° gennaio 2023, tuttavia, l’esecutivo ha deciso di anticipare tale scelta.

Le proteste di Confesercenti non si sono fatte attendere. Secondo l’associazione, infatti, introdurre le sanzioni sarebbe sbagliato, a fronte di necessari incentivi. Un altro nodo da sciogliere sarebbe la questione relativa alle commissioni che le banche ottengono per ogni transazione. Il Codacons si è dichiarata vittoriosa dopo “una lunga battaglia durata 8 anni”, ma allo stesso tempo si dichiara favorevole all’abbattimento delle commissioni sui pagamenti elettronici richiesto da numerosi esercenti. Una situazione che, in ogni caso, apporterà una grande innovazione al nostro Paese, grazie alla definitiva spinta verso i pagamenti elettronici (più agevoli per i consumatori) e ad un maggiore tracciabilità dei pagamenti (efficace nella lotta all’evasione).

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