Canone Rai, cosa cambierà dal 1 gennaio 2023

Ci sono ancora discussioni su come far pagare il canone Rai quando non sarà più sulla bolletta della luce. Una delle ipotesi è farlo diventare una tassa sulla casa.

Qualche tempo fa l’Unione Europea aveva intimato il Governo italiano di intervenire sul metodo di pagamento del Canone Rai. Dal 2017, per volere del Governo Renzi, il Canone Rai viene legato alla bolletta della luce, con la presunzione che chi utilizza un servizio energetico abbia anche in casa un apparecchio televisivo. Il cambiamento rispetto al passato era stato fatto nella speranza di poter combattere l’evasione fiscale del Canone Rai, una delle tasse italiane più evase assieme al bollo auto. Il recente intervento dell’Unione Europea sulla questione ha fatto sollevare qualche discussione. L’UE ha definito l’incorporamento del Canone Rai alla bolletta della luce come un onere improprio che va eliminato.

Si doveva dunque confermare il piano europeo di scorporare il Canone Rai dalla bolletta della luce, piano che è stato confermato pochi giorni fa dal Governo. Si tornerà quindi a pagare il Canone separatamente, con le modalità che erano già in vigore prima della riforma del Governo Renzi del 2017. La decisione solleva comunque qualche preoccupazione. La prime prime fra tutte sono le due principali ragioni di preoccupazione sono i motivi per cui in primo luogo il pagamento era stato modificato. Si teme infatti un’impennata dell’evasione del Canone Rai con la scorporazione dalla bolletta della luce, oltre che un suo rincaro. Con la riforma del 2017, infatti, l’importo della tassa sull’apparecchio televisivo è stato ridotto da 113,5 euro a 90 euro all’anno.

Una delle possibilità presentate sul tavolo è quella di seguire il modello francese e mettere il Canone Rai come tassa aggiuntiva sulla prima casa. Si tratterebbe di un meccanismo simile alla patrimoniale, con un versamento di 138 euro da effettuare tra il 15 e il 25 novembre di ogni anno. Si tratta di una delle molte ipotesi presentate e che stanno subendo il vaglio del Governo e delle varie parti sociali, in primis dei sindacati. Per il momento, tuttavia, l’opzione più accreditata in merito alla possibilità di pagamento del Canone Rai è quella di pagarlo insime alla dichiarazione dei redditi con il modello 730.

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