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Partite Iva, come il Governo intende aiutarle

Published by
Massimiliano Ciancaglioni

In arrivo degli importanti aiuti (bonus, agevolazioni e crediti d’imposta) per le partite Iva grazie al nuovo decreto Aiuti del governo

Sono in arrivo nuovi e vari aiuti che il Governo intende fornire alle Partite Iva e alle imprese. Il decreto appena approvato dal Consiglio dei ministri prevede infatti una serie di agevolazioni fiscali, crediti di imposta e bonus.

Questi provvedimenti fungeranno da sostegno per pmi e grandi imprese per controbilanciare l’aumento delle bollette e per la crisi in generale. Ciò si andrà ad aggiungere al rafforzamento di alcuni crediti d’imposta già esistenti, come gli investimenti in beni immateriali 4.0. Il provvedimento non è stato ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale, ma il comunicato del cdm del 2 maggio fornisce già delle anticipazioni su queste misure.

Partite Iva, bonus per le bollette

Uno degli aiuti principali riguarda le imprese che consumano grandi quantità di energia e gas, e quindi particolarmente colpite dall’aumento dei prezzi. Il rafforzamento dei crediti d’imposta previsto dal decreto Aiuti consiste in:

  • riconoscimento di un credito per il secondo trimestre 2022 alle imprese diverse da quelle a forte consumo di gas naturale per l’acquisto di gas naturale (aumento 20-25%)
  • aumento del 20-25% del credito per il secondo trimestre 2022 alle imprese a forte consumo di gas naturale
  • aumento dal 12 al 15% del credito per il secondo trimestre 2022 alle imprese dotate di contatori di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW
  • il credito per il primo trimestre 2022 alle impreso a forte consumo di gas naturale rimane al 10%

Beni immateriali e gli altri aiuti

Il decreto prevede anche il rafforzamento per i crediti d’imposta per investimenti in beni immateriali 4.0, formazione 4.0 e cinema. Inoltre c’è un importante aiuto per le imprese colpite dalla crisi in Ucraina con misure che assicurano liquidità. Sono stati stanziati 200 milioni per l’erogazione di contributi a fondo perduto per le imprese che abbiano perduto fatturato o registrato interruzioni di contratti.

Per le imprese con sede in Italia il provvedimento prevede la Garanzia Sace spa fino al 31 dicembre 2022, quindi garanzie in favore di banche e altri soggetti abilitate all’esercizio del credito.

Infine, il governo prevede anche una misura per le Pmi agricole e della pesca e dell’agricoltura. Potrà essere concessa la garanzia diretta dell’Ismea pari al 100% dell’importo del finanziamento per le piccole e medie imprese che abbiano registrato nel 2022 un aumento dei costi di energia e carburanti.

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