Risparmiare in tempo di guerra, con i forti scossoni che gli eventi danno al mercato azionario, è un’impresa difficile. Alcuni esperti spiegano come, anche in situazioni di crisi, è possibile tenersi stretti i propri soldi.
Il problema di mantenere dei risparmi in tempo di guerra è costituito dalle costanti scosse che il mercato azionario subisce dagli eventi in corso. La situazione corrente, poi, è ancora più complicata perché il conflitto scoppiato tra Russia e Ucraina arriva immediatamente dopo un periodo di pandemia, in cui la tendenza al risparmio si è alzata molto. La situazione economica si è complicata ulteriormente con l’impennarsi dell’inflazione e l’aumento generale delle spese, cosa che porta molti a cercare sempre più di risparmiare liquidi per far fronte alle necessità in tempo di crisi.
Il punto è: quanto è conveniente lasciare i soldi in banca in un periodo come questo? L’esperto Marcello Ferrara, analista di Consultique SCF spa spiega come in un periodo in cui il potere d’acquisto di tutti è calato drasticamente, a subire un impatto relativamente inferiore è chi ha mantenuto più liquidità negli ultimi mesi. Quantomeno si è protetto dalle pesanti oscillazioni di mercato. Le chiavi per non perdere opportunità di guadagno anche in un periodo come questo sono equilibrio e diversificazione. Per quanto riguarda gli investimenti, quindi, Ferrara suggerisce di andare verso quelli più difensivi, lasciado perdere gli alti margini di crescite, che possono essere maggiormente toccati dalle oscillazioni di mercato. L’acquisto di oro e argento in piccoli tagli, ad esempio, può essere una buona protezione.
Questo è vero fino a un certo punto. Secondo altri analisti “quando i tassi di interesse spingono in alto, neanche l’oro è una grande tutela“. Una strategia molto famosa tra gli investitori nel cosidetto spazio ambientale, sociale e di governance consiste nel cambiare un ETF agricolo diversificato con un ETF specializzato in metalli. Questo segmento è particolarmente interessante tra i trader che vogliono cavalcare la tendenza a sostenere l’energia verde.
