Cercate lavoro? Andate a Venezia “Cerchiamo 3 mila persone e non le troviamo”

Se cercate lavoro a Venezia c’è richiesta di personale per tantissime categorie disponibili: tra i 2500 e i 3000 posti liberi

Se cercate lavoro e siete disposti anche a spostarvi dalla vostra residenza, sappiate che a Venezia non manca la richiesta di personale. La città è in grande difficoltà e ha bisogna di lavoratori in numerosi settori.

La situazione non è affatto semplice per i lagunari. C’è infatti grande difficoltà a trovare persone disponibili a svolgere le mansioni di cuochi, camerieri, aiuto cuochi, lavapiatti, ma anche baristi e portieri (soprattutto nelle ore notturne). La scarsità di questi profili rischia di portare a pagare oro i pochi che ci sono. La pandemia è solo uno delle tante cause del lento riavvio e i dati dell’Ava (associazione veneziana albergatori) sono impietosi: 2500-3000 persone mancanti su un indotto di 8mila.

Daniele Minotto, vicedirettore dell’associazione, spiega: “Reperire il personale è sempre stato difficoltoso. Tanti collaboratori, non vedendo chiarezza, hanno intrapreso professioni diverse in altri settori. Stimiamo di aver perso circa il 30% delle risorse umane che impiegavamo e l’attività di ricostruzione richiederà tempo”.

Mancano i lavoratori: “Si preferiscono gli ammortizzatori sociali”

A riferire la notizia è il Messaggero, che riporta le parole del presidente di Confindustria Veneto – sezione turismo, Salvatore Pisani: “La ricerca di talenti è diventata ancor più complessa, mancano figure di prima linea oltre a profili di middle e top management. Si è bloccata anche la formazione dei giovani, alcuni preferiscono ammortizzatori sociali che rallentano il ritorno al lavoro”. Rimangono quindi in pochi i professionisti, che a questo punto possono chiedere di più per le loro prestazioni. Continua Pisani: “Non saranno strapagati ma bisognerà trovare modalità per fidelizzare il personale contribuendo con benefit aggiuntivi come assicurazioni sanitarie affinché il capitale umano resti in azienda, diminuendo il turn over. Proposte? Alleggerire il cuneo fiscale, in modo da dare più soldi in busta paga ai dipendenti. Emanare una legge che consenta alle imprese di detrarre i costi per gli affitti, e migliorare la formazione”.

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