30 giorni in più: così potrai avere un’altra tregua con il Fisco

I controlli del Fisco potrebbero subire una tregua di 30 giorni: ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.

E’ stato approvato al Senato il Decreto Ucraina bis che conteneva tra le varie proposte quello di dare una tregua ai contribuenti che erano tenuti a pagare le tasse in seguito ai controlli effettuati dal Fisco. In particolare, l’emendamento era sto presentato da Fratelli d’Italia e prevedeva ulteriori 30 giorni in più.

La motivazione di questo emendamento è stato motivato inevitabilmente per via dell’attuale crisi energetica causata dall’instabilità geopolitica. Con lo scoppio del conflitto in Ucraina, di fatti, si è venuta a delineare una situazione davvero difficile dovuta da un lato all’aumento dei prodotti energetici e quindi al caro bollette, da un lato all’aumento del costo dei prodotti alimentari. In tale contesto, a rimetterci sono inevitabilmente le famiglie italiane che in questo periodo si trovano ad affrontare spese impreviste. L’obiettivo, dunque, per Fratelli d’Italia è stato quello di porre l’accento sulla necessità di alleggerire il peso sui contribuenti e dunque prevedere una tregua per quanto concerne le tasse dovute al Fisco nonché i relativi controlli.

Ad ogni modo, l’emendamento di Fratelli d’Italia in esame prevede ulteriori 30 giorni di tregua che vanno a sommarsi ai 30 già previsti. Nello specifico, quindi, i cittadini avranno tempo fino al 31 agosto per pagare le tasse dovute all’Agenzia delle Entrate. Va detto che i soggetti chiamati in causa potranno decidere di pagare tutto subito e in tal caso avranno diritto  a degli sconti grazie ai quali la cifra dovuta sarà ridotta di un terzo. L’intento, dunque, è quello di consentire alle famiglie italiane come anche alle imprese di avere maggiore liquidità. un aspetto questo fortemente messo in crisi prima dalla pandemia e poi dal conflitto bellico esploso il 24 febbraio 2022. Sono innegabili, infatti, le sue ripercussioni dal punto di vista economico. Esse peraltro vanno a pesare come sempre sui soggetti più fragili che versano in condizioni economiche già precarie. In tale situazione, non c’è dubbio che l’emendamento in esame contribuisce a dare una boccata d’ossigeno a coloro che sono in debito con il Fisco nel bel mezzo di un conflitto in atto.

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