Bonus 200 euro, cosa devono fare le Partite Iva per non perderli

L’ormai famoso Bonus 200 euro destinato ad autonomi, partite iva e professionisti sta continuando a tenere alta l’attenzione dei beneficiari: ma chi ha davvero diritto a presentare domanda? Scopriamolo insieme.

Il principale obiettivo di tutti i beneficiari del bonus 200 euro che rientrano nella categoria dei ‘partita Iva’ o lavorano come autonomi e professionisti è, senza dubbio, quello di capire come muoversi per non perdere questi soldi.

Bonus 200 euro
Bonus 200 euro/ Fonte: Pexels

Come noto, con l’uscita ufficiale in Gazzetta del decreto Aiuti è stata sancita l’erogazione del bonus di 200 euro anche a lavoratori autonomi, professionisti, partite Iva e collaboratori. Si tratta di categorie a cui l’aiuto però non viene concesso in automatico. Infatti, dovranno presentare una domanda.

Il decreto Aiuti estende dunque il bonus da 200 euro, non solo ai lavoratori dipendenti e i pensionati, che lo riceveranno in busta paga o cedolino, oppure ai disoccupati e i fruitori del reddito di cittadinanza (i quali lo avranno in automatico). Il bonus va di diritto anche agli autonomi.

Questi, però, a differenza delle altre categorie, dovranno presentare domanda all’Inps. Sono stati definiti i requisiti di reddito per gli autonomi che rientrano tra i beneficiari, con o senza partita Iva.

Bonus 200 euro per gli autonomi con partita Iva: come fare

Bonus 200 euro Partite Iva
Bonus 200 euro Partite Iva / Fonte: Pexels

Se per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 35 mila euro il bonus viene concesso in modo automatico in busta paga, si parla invece di un fondo da 500 milioni di euro per estendere questo aiuto economico ai lavoratori autonomi e professionisti.

L’indennità una tantum per l’anno 2022, come si legge in Gazzetta Ufficiale, spetta ai lavoratori autonomi e ai professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) e ai professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.

Ad ottenere il bonus saranno i lavoratori autonomi che hanno percepito nel periodo d’imposta 2021 un reddito complessivo non superiore all’importo stabilito con il “decreto di cui al comma 2″.

Quanto ai lavoratori autonomi senza partita Iva, costoro hanno diritto all’indennità da 200 euro a una condizione: deve essere riscontrabile almeno un contributo mensile per lo scorso anno, 2021. Per ricevere il bonus in questo contesto occorre avanzare domanda all’Inps, ma l’iter con cui questa andrà consegnata verranno specificate in seguito.

Bonus 200 euro per altre categorie: domestici, co.co.co e stagionali

Bonus 200 euro
Bonus 200 euro / Fonte: Pexels

E per tutti gli altri? Esistono le possibilità di entrare tra i beneficiari, dimostrando certi requisiti e presentando apposita domanda, anche se si fa parte di categorie di lavoratori come i domestici, i co.co.co e i cosiddetti stagionali.

Tutti quelli che rientrano in queste categorie debbono procedere domanda all’Inps, compresi i lavoratori con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa: dimostrando di avere un contratto attivo alla data di entrata in vigore del decreto.

Anche in questo caso, il limite è di 35 mila euro di reddito fissato per i lavoratori dipendenti. Quanto ai lavoratori stagionali, possono ottenere il bonus da 200 euro se hanno ottenuto le indennità indicate dai decreti sull’emergenza Covid. I lavoratori a intermittenza, se hanno lavorato almeno 50 giornate nell’anno 2021, con un reddito non superiore ai 35 mila euro, rientrano tra i beneficiari.

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