Bonus 200 euro, perché spariranno subito

Secondo i recenti calcoli l’aumento del costo della vita sarà eccessivamente alto, e il bonus 200 euro rischia di sfumare in un istante.

Secondo l’Unione Nazionale Consumatori l’inflazione salirà al 6%, una media di 1.700 euro annui di costi in più per una famiglia media. Considerando gli effetti disastrosi del caro prezzi sul portafoglio degli italiani, il bonus 200 euro rischia di essere inutile.

Bonus 200 non basta

Ne ha parlato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, che a tal proposito ha usato come esempio una famiglia media: coppia con due figli, con entrambi i genitori lavoratori. Sulla base dei dati Istat questi dovranno affrontare un rincaro annuo di 2.118 euro, 10 volte il valore del bonus una tantum.

L’Istat ha stimato una diminuzione dello 0,1% su base mensile dell’indice dei prezzi al consumo e un aumento del 6,0% su base annua.

“Se è positivo che l’inflazione scenda rispetto al dato provvisorio e a quello di marzo”, ha dichiarato Dona, “una dimostrazione del fatto che gli interventi del Governo su luce, gas e benzina sono andati nella giusta direzione, resta il fatto che si tratta di provvedimenti insufficienti e che la strada è ancora tutta da percorrere”.

Il bonus 200 euro non basta: troppo alti i rincari

“I dati di oggi, ad esempio, dimostrano che il bonus di 200 euro deciso dal Governo per affrontare il caro vita è del tutto inadeguato, è una goccia nel mare, visto che l’inflazione al 6% significa un aumento del costo della vita, per una famiglia media, pari a 1.701 euro su base annua, ossia 8 volte e mezzo di più”.

Bonus 200 non basta

Secondo la stima dell’associazione dei consumatori, “Per una coppia con 1 figlio, la batosta è pari a 1.987 euro” ha spiegato Dona, “921 per l’abitazione, 457 per i trasporti, 431 euro per cibo e bevande, 448 per le spese di tutti i giorni”.

“Anche considerando un single con meno di 35 anni, il rialzo annuo complessivo è di 1.425 euro, 7 volte il bonus di 200 euro, 857 per l’abitazione, 193 euro per mangiare e bere, 202 per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona”.

“Non parliamo poi delle coppie senza figli con meno di 35 anni che hanno una maggior spesa annua di 2.145 euro o delle famiglie numerose con più di 3 figli, che hanno la mazzata record pari a 2370 euro, 525 solo per il cibo e 543 per il carrello della spesa”. Il messaggio, insomma, è quello già lanciato precedentemente: l’iniziativa è una buona idea, ma 200 euro non basteranno certo a risolvere la crisi delle famiglie italiane.

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