Accertamenti fiscali, cambiano le regole. Ed è un vantaggio

Potrebbe essere la prima buona notizia di quest’anno riguardante il Fisco. Il cambio delle regole per gli accertamenti fiscali darà ai contribuenti un vantaggio non da poco.

All’interno dell’emendamento al decreto Ucraina bis sono finite moltissimi temi differenti. Tra queste c’è stata anche la discussione sulla riformulazione delle regole sugli accertamenti fiscali.

Nello specifico, l’emendamento è stato corredato con una proposta di Fratelli d’Italia che prevede di fornire più tempo per i pagamenti delle tasse da parte dei contribuenti. In questo modo si evitano le iscrizioni a ruolo delle somme dovute a seguito dei controlli del Fisco. Le ragioni di questo cambiamento sono da ricercarsi nell’attuale periodo di crisi economica che gli italiani stanno affrontando.

La motivazione di questo emendamento è stato motivato inevitabilmente per via dell’attuale crisi energetica causata dall’instabilità geopolitica. Con lo scoppio del conflitto in Ucraina, di fatti, si è venuta a delineare una situazione davvero difficile dovuta da un lato all’aumento dei prodotti energetici e quindi al caro bollette, da un lato all’aumento del costo dei prodotti alimentari. In tale contesto, a rimetterci sono inevitabilmente le famiglie italiane che in questo periodo si trovano ad affrontare spese impreviste. L’obiettivo, dunque, per Fratelli d’Italia è stato quello di porre l’accento sulla necessità di alleggerire il peso sui contribuenti e dunque prevedere una tregua per quanto concerne le tasse dovute al Fisco nonché i relativi controlli.

Ad ogni modo, l’emendamento di Fratelli d’Italia in esame prevede ulteriori 30 giorni di tregua che vanno a sommarsi ai 30 già previsti. Nello specifico, quindi, i cittadini avranno tempo fino al 31 agosto per pagare le tasse dovute all’Agenzia delle Entrate. Va detto che i soggetti chiamati in causa potranno decidere di pagare tutto subito e in tal caso avranno diritto  a degli sconti grazie ai quali la cifra dovuta sarà ridotta di un terzo. L’intento, dunque, è quello di consentire alle famiglie italiane come anche alle imprese di avere maggiore liquidità. un aspetto questo fortemente messo in crisi prima dalla pandemia e poi dal conflitto bellico esploso il 24 febbraio 2022. Sono innegabili, infatti, le sue ripercussioni dal punto di vista economico. Esse peraltro vanno a pesare come sempre sui soggetti più fragili che versano in condizioni economiche già precarie. In tale situazione, non c’è dubbio che l’emendamento in esame contribuisce a dare una boccata d’ossigeno a coloro che sono in debito con il Fisco nel bel mezzo di un conflitto in atto.

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