Scadenze fiscali, le date da ricordare a giugno

Scadenze fiscali giugno 2022: tutte le date da cerchiare in rosso sul calendario.

Il mese di giugno sarà davvero caldo. Non ci riferiamo alle temperature bensì alle scadenze fiscali che attendono i contribuenti italiani nei prossimi 30 giorni. In tutto saranno ben 141 le scadenze elencate dall’Agenzia delle Entrate nel calendario disponibile sul sito ufficiale dell’Ente. Tra le date cerchiate in rosso ci sono quelle relative acconto IMU, ritenute sui redditi da lavoro dipendente o su altri redditi o compensi corrisposti nel mese di maggio, autocertificazione degli aiuti di Stato, modello 730 precompliato, Ires e Irap. Di seguito l’elenco scadenze fiscali giugno 2022.

Scadenze fiscali giugno 2022: le date

La scadenza dell’IMU è la più importante di giugno. La data del versamento primo acconto è fissata il 16 giugno 2022. L’acconto è pari al 50% di quanto versato l’anno precedente. Il saldo a conguaglio, ovvero la seconda rata, va versato entro il 16 dicembre dello stesso anno.

Il 20 giugno 2022 è invece il termine ultimo per il modello 730 precompilato. A partire dal 6 giugno 2022, il contribuente che ha già trasmesso il 730 e riscontra un errore, o si accorge di non aver indicato tutti gli elementi, deve annullare la dichiarazione precedente e inviarne una nuova, tramite l’applicazione web. La rettifica dell’errore potrà venire entro e non oltre la data del 20.

Entro il 30 giugno 2022, le imprese e i soggetti che hanno percepito contributi a fondo perduto, crediti d’imposta e altri tipi di ristori previsti dal decreto Rilancio in poi, devono comunicare le informazione relative alle somme ricevute e procedere con l’invio telematico. L’autodichiarazione deve essere inviata nell’arco temporale compreso tra il 28 aprile e il 30 giugno 2022, tramite l’apposito servizio web disponibile nell’area riservata del sito o attraverso i canali telematici dell’Agenzia.

In data 30 giugno 2022 sono previste le scadenze per Ires, Irpef e Irap sostitutive. In particolare, scadono per l’Irap: l’imposta regionale sulle attività produttive, i pagamenti di saldo per il 2019 e il primo acconto 2020.

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