C’è una tassa da 120 euro al mese che stiamo pagando senza saperlo

Il mare di bonus che il Governo Draghi ha garantito alla popolazione italiana maschera anche l’aumento di alcune tasse. Una in particolare rischia di togliere soldi che vengono dati con i bonus stessi.

Siamo in un periodo storico in cui la crisi economica è non solo forte, ma anche palpabile. Il basso potere d’acquisto degli stipendi degli italiani è sotto gli occhi di tutti.

Come conseguenza della guerra in Ucraina e di tutti i guai all’economia mondiale che questo evento di sta trascinando dietro, l’inflazione sta salendo alle stelle. Secondo i dati di maggio 2022 si parla di un aumento dell’inflazione fino al 6,9%, il dato più alto dal 1986. Questo avviene a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime, trend già avviato a causa della pandemia, e che, se in assenza di un aumento dei salari dei lavoratori, porta a un abbassamento considerevole del potere d’acquisto degli italiani rispetto alla norma.

Detto in parole povere, si guadagna quanto prima, ma tutte le spese aumentano. In questo contesto il Governo ha cominciato a introdurre una serie di bonus per tutte le categorie di lavoratori e per tutte le categorie di spesa. Si è ormai perso il conto di quanti bonus siano stati introdotti per aiutare le famiglie italiane a far fronte alla crisi. Tuttavia c’è chi critica questo sistema utilizzato dal Governo Draghi. Si parla di una certa demagogia nell’introduzione dei bonus, giusto per distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica dall’introduzione di nuove e gravose tasse. Una in particolare, che rendere dar contro a queste argomentazioni molto difficile, è la tassa sul reddito.

Questa si attesterebbe attorno ai 120 euro al mese, praticamente uno stipendio medio in meno ogni anno. La tassa sui redditi non è stata introdotta, ma è qualcosa che esiste a prescindere, aggravata, però, dalla perdita del potere d’aquisto. L’aumento della tassa sui redditi ha continuato a farsi sentire nel corso degli ultimi 30 anni, ma mitigato da un graduale aumento del potere d’acquisto e dei consumi. Ora che il potere d’acquisto degli stipendi italiani è crollato a picco, non c’è più possibilità di ignorare la cosa. L’aumento della tassa sul reddito è andata completamente ad oscurare il Bonus Renzi, che già aveva ridotto la sua platea con le modifiche portate da Draghi.

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