Scontrini e divieto di contanti, così il Fisco ci metterà spalle al muro

I controlli del Fisco si fanno molto più stringenti: oltre all’analisi di conti correnti e carte di credito, si abbassa anche il limite dei contanti

Si fa molto più intensa la lotta all’evasione fiscale e al riciclaggio, che molto probabilmente a luglio partirà con i controlli incrociati. In analisi passeranno i contanti, ma anche le operazioni al bancomat e i pagamenti con Pos. Il governa sta incentivando il ricorso ai pagamenti tracciabili in ogni modo, nonostante l’abbassamento della soglia limite dei pagamenti in contanti sia stato rimandato di un anno.

Si comincia con l’obbligo del Pos presso i negozi, con gli esercenti che rischieranno multe pesanti dal 30 giugno nel caso si rifiutassero di accettare pagamenti con carte, anche per cifre di basso rilievo. Effettivamente l’obbligo esiste formalmente dal 2014, ma solo tra meno di un mese saranno anche previste multe. Anticipata di molto quindi la data, che inizialmente era stabilita al 1 gennaio 2023, secondo gli obiettivi nella Milestone M1C1 -103 del Pnrr messa a punto dal Governo.

Fisco, si abbassa il limite per l’uso dei contanti

Sanzioni amministrative quindi che si avvicinano, così come i pagamenti elettronici o digitali. Si tratta di tutte opere che fanno parte della missione del Pnrr per incoraggiare il rispetto degli obblighi fiscali, o della cosiddetta tax compliance per migliorare i controlli. La norma, che ha subito una modifica dal governo Draghi lo scorso anno, prevede una multa di 30 euro più il 4% del valore della transazione. Si tratta di una sanzione che non riguarda soltanto i commercianti, bensì ovviamente tutti i professionisti che offrono prodotti e servizi al pubblico.

A breve saranno però tutti i cittadini italiani a dover far attenzione al Fisco, che non metterà nel mirino solo professionisti e commercianti. Infatti il limite per i pagamenti in contanti, che ad oggi è di 1999,99 euro, si abbasserà a 999,99 euro dal 2023 ed sarà bene non superare tale soglia. Infatti all’Agenzia delle Entrate sarà permesso di monitorare conti correnti, carte di credito e Bancomat.

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