Superbonus, ora c’è il rischio di doverlo restituire

I fondi per il Superbonus sono esauriti e alcuni potrebbero rischiare la restituzione e la sanzione: chi è in questa condizione

desso è diventato praticamente impossibile ottenere e sfruttare il bonus 110 offerto dal governo, per chi non ha ancora presentato la richiesta. E non solo, perché rischia anche chi ha già fatto partire la procedura e firmato il contratto con le imprese edili. I lavori infatti in quel caso potrebbero non partire.

Ma la vera beffa la rischiano di ricevere coloro che hanno già ottenuto una parte dell’incentivo, perché a causa del blocco del Superbonus rischiano di abbandonare i lavori a metà strada. E addirittura l’Agenzia delle Entrate potrebbe richiedere la restituzione del credito aggiungendo persino delle sanzioni. A creare il disastro è stata la notizia dell’esaurimento dei fondi disponibili per il maxi incentivo per la ristrutturazione di case.

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Superbonus, chi è che rischia e cosa

Sono partite tantissime lettere dagli Istituti di credito per comunicare ai clienti che non sconteranno più fatture per il bonus. Intesa è stata tra le prima a bloccare l’acquisto dei crediti spiegando: “La norma di legge impone,  per tutti gli operatori del mercato, un vincolo di compensazione che prevede che ogni anno i crediti fiscali come quelli edilizi non possano eccedere il livello di imposte e contributi versanti dalla banca e che appunto possono essere oggetto di compensazione”.

Non si tratta di un caso isolato perché anche Poste ha fatto lo stesso e anche Bpm. Chi ha inserito nel contratto una clausola che vincola l’inizio dei lavori all’acquisto del credito da parte della banca non corre alcun rischio. Il problema c’è invece se tale clausola non è stata inserita e i cantieri sono stati avviati senza il via libera dell’Istituto di credito. Le conseguenze in quel caso potrebbero essere pesanti che i lavori verrebbero fermati e se i condomini hanno già incassato parte del credito potrebbero essere sanzionati dall’agenzia e costretti a restituire le somme erogate

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