Giacimenti di litio in Italia, quanto vale e di quanto è aumentato

Grande entusiasmo per il giacimento di litio vicino Roma. Ma c’è già chi pensa che le imprese estere potrebbero privarcene

Sta facendo molto notizia il giacimento di litio presente a Roma nord. Negli ultimi giorni, infatti, sono arrivati due permessi che daranno il via alla ricerca del minerale. Si tratta, infatti, di una materia molto importante per l’attuale economia globale, in quanto determinante per la produzione di alcuni strumenti tecnologici, come vetture elettriche e smartphone.

Dunque, la notizia della presenza di questo prezioso minerale è molto importante per l’Economia di questo Paese, ma ci sarebbero già timori di presenze che potrebbero ostacolarci. Ecco, infatti, perché si parla di possibili imprese estere che potrebbero privarcene.

Nella zona di Roma nord, più precisamente nell’area circostante al pozzo Cesano 1, risulta esserci una grande presenza di litio, un prezioso minerale che, nell’epoca attuale, sta assumendo sempre più rilevante valore grazie al suo diffuso utilizzo nell’economia globale. Si tratta di un vero e proprio tesoro presente nel sottosuolo italiano che, tuttavia, necessità di competenze e capacità utili al suo sfruttamento. È proprio questo il motivo per cui, un’impresa estera australiana ha fatto sapere di essere interessata. L’oro bianco, così viene definito il litio, è una delle materie prime più ricercate al mondo, in quanto è fondamentale per la produzione di veicoli elettrici e non solo. Oggi il suo prezzo è schizzato del +280% rispetto al 2021, superando i 75mila dollari a tonnellata.

Nella zona di Roma nord, presso il pozzo Cesano 1, le 1975 l’Enel riuscì a trovare una concentrazione mineraria di circa 350 milligrammi per litro, tra le più elevate al mondo. Tuttavia, in Italia non c’è un’adeguata competenza che permette di estrarlo. È proprio per questo che l’azienda australiana “Vulcan Energy Resources” si è fatta avanti, ottenendo il permesso di ricerca da parte della Regione Lazio. Si tratterebbe, quindi, di una scelta da parte del nostro Paese che appare piuttosto in controtendenza rispetto agli altri Paesi. Un esempio è il Messico, che ha votato per la sua nazionalizzazione, autorizzandone sfruttamento ed esplorazione. Un tentativo, questo, che mette in luce la necessità di evitare di fornire nuove opportunità di crescita a Paesi già molto potenti come la Cina.

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