Crisi energetica e blackout. Prepariamoci ai razionamenti

La crisi energetica in atto sta portando ad un allarme blackout che deve spingerci a prepararci ai razionamenti.

In questi giorni, la Russa ha ridotto le forniture di gas e questo inevitabilmente ha innescato l’allarme blackout. Anche se la motivazione offerta dal portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, farebbe riferimento a fantomatici problemi tecnici relativi alla manutenzione, per Mario Draghi la verità è che Mosca starebbe utilizzando il casa a fini politici. Questo, almeno, è quanto ha dichiarato in occasione della visita a Kiev.

In un tale contesto, dunque, Davide Tabarelli, Presidente di Nomisma, ha posto l’accento sulla necessità di mettere in atto misure di razionamento. Senza contare poi che questo porterà inevitabilmente ad un aumento ulteriore relativo al costo delle bollette di luce e gas. In particolare, a partire dal mese di luglio, in Italia potrebbe andare incontro ad una crisi energetica senza precedenti che potrebbe letteralmente mettere in ginocchio le famiglie e le imprese. Di contro, il Governo sarebbe reo di non star attuando interventi particolarmente incisivi. Nonostante il taglio delle accise di 30 centesimi, infatti, il prezzo relativo ai carburanti è in continuo aumento e dunque da solo non sembra essere abbastanza.

Come se non bastasse, con il perdurare della situazione descritta, si assisterà anche ad un aumento del costo dei beni di prima necessità a cui, in verità, già si sta assistendo ogni giorno di più. L’inflazione alle stelle, dal canto suo, porterà gli italiani ad avere un potere d’acquisto sempre più ridotto con tutte le conseguenze del caso sull’intero sistema economico. Quel che è certo è che la guerra della Russia contro l’Ucraina sta assumendo sempre di più le sembianze di una guerra verso il continente europeo dal momento che a farne le spese maggiori risultano essere proprio i paesi che si trovano in questa zona. Il futuro, dunque, sembra piuttosto incerto e all’orizzonte si fa sempre più strada l’idea che si dovrà mettere in atto un razionamento delle risorse per evitare di andare incontro a blackout in particolar modo durante l’inverno prossimo. L’auspicio, ovviamente, è che la situazione rientri al più presto per evitare conseguenze gravi.

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