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Con quale assegno andrò in pensione se ho uno stipendio di 1500 euro

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Riccardo Magliano

Uno stipendio da 1.500 euro al mese è l’importo medio in Italia, calcolando che la media per lavoratori sta tra i 1.200 e i 2.000 euro al mese. Con il calcolo attuale, quale sarebbe l’importo della pensione con questo stipendio?

Uno stipendio che va dai 1.200 ai 2.000 euro al mese è già considerato sopra la media per lo stipendio in Italia. Gli importi medi dei lavoratori vanno dagli 800 ai 1.400 euro, ma con uno stipendio più alto si prende un importo di pensione maggiore.

Il risultato del calcolo vale una pensione di circa 1.700 euro. Questo viene calcolato secondo le norme della legge Fornero. Una pensione di vecchiaia presa a 67 anni come prevede la legge, segue un preciso calcolo per trovare l’importo esatto dell’assegno pensionistico. Questo prende come valori: lo stipendio medio ricevuto durante la propria storia lavorativa, i contributi accumulati, più altri fattori che non dipendono strettamente dal lavoratore.

La variazione degli importi delle pensioni è dato dal diverso sistema di calcolo degli stessi utilizzato per averlo. Si tratta di tre diversi metodi di calcolo. Il primo è il calcolo contributivo, ovvero quello che considera solo il numero di anni di contributi versati durante la propria vita lavorativa, quindi con la banale equazione che più anni di lavoro significano una pensione di importo più alto. Il secondo è il calcolo retributivo, ovvero quello che considera gli ultimi stipendi ricevuti per il calcolo dell’importo, molto più vantaggioso rispetto al calcolo contributivo per il rapporto che si va a creare tra fatica e remunerazione. Il terzo sistema di calcolo è quello definito “misto”, quindi un mix dei primi due in percentuali diverse.

Bisogna poi considerare, oltre a questo calcolo, la somma complessiva del montante contributivo accumulato dal lavoratore durante la sua vita professionale, il tasso di sostituzione, le rivalutazioni annuali, i coefficienti di trasformazione della pensione. Tutti valori che variano in base all’età e agli anni di contributi versati dal lavoratore, e da considerare solo per il calcolo delle penisoni o le quote di pensione determinate con il sistema contributivo.

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