Buoni del Tesoro, un’altra brutta notizia per l’Italia

La nuova emissione dei buoni del Tesoro con scadenza a giugno 2030 non stanno riscuotendo successo: le motivazioni

E’ arrivato il momento di tirare le prime somme per quanto riguarda i Btp Italia con scadenza a giugno 2030, dotato di una cedola minima dell’1,6% e di un bonus dell’1% e indicizzato all’inflazione Foi dell’Istat. Fra gli investitori retail e quelli istituzionali, le prenotazioni ammontano a 9,45 miliardi di euro, ma è una cifra che va contestualizzata.

La precedente emissione del bond, di maggio 2022 aveva raccolto quasi 14 milioni di euro solo dagli investitori individuali, ovvero ci si avvicinava al doppio rispetto a questa emissione. Le priorità all’epoca erano poi altre, con il Paese in quarantena e il rischio deflazione. I risparmi aumentavano perché si spendeva poco e nonostante tutto un buono del tesoro indicizzato all’inflazione aveva attirato di più rispetto ad oggi.

Buoni del tesoro, la nuova emissione non frutta

Il problema di oggi è rappresentato dall’inflazione e quindi, ad una prima interpretazione, non appare sensato che i bond Italia 2030 non abbiano raggiunto lo stesso successo di quelli emessi nel 2020. L’analisi allora viene fatta in maniera diversa e si evince che, o gli italiani non si preoccupano affatto dell’inflazione in chiave futura, oppure il debito pubblico non appare un buon investimento.

La prima ipotesi è comprensibile, anche perché secondo Banca d’Italia nei prossimi mesi l’inflazione avrà valori meno aggressivi e si assesterà intorno al 3,5%, fino al 2,2% del 2024. Questo potrebbe spiegare il fatto che gli italiani non intendano investire in Btp che potrebbero nel corso degli anni rivelarsi poco redditizi. Nel secondo caso è possibile che gli italiani non abbiano più fiducia nel debito pubblico e non prendono l’iniziativa d’investimento se non lo fanno anche gli altri.

Anche la Consob ha richiesto prodotti indicizzati all’inflazione, sponsorizzando in modo molto diretto i nuovi Btp emessi. Una richiesta che però stavolta ha convinto molto di meno perché è possibile che le incertezze sul futuro stiano inducendo a una forma di paralisi momentanea.

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