Bonus 200 euro, chi rischia di doverlo restituire

Molte persone rischiano di dover restituire il bonus da 200 euro. Ecco chi sono i soggetti che corrono questo rischio.

Come molti di voi già sapranno il Governo Draghi ha introdotto il bonus da 200 euro per fornire una boccata d’ossigeno alle famiglie italiane che si sono viste subissate da un aumento dei prezzi davvero spropositato che tra l’altro non accenna a diminuire. Le conseguenze della guerra in Ucraina infatti hanno condotto ad una crisi geopolitica che non fa altro che rendere la situazione ancora più incerta.

L’erogazione del bonus in esame sarà effettuata da parte dell’INPS che in un primo momento procederà con il distribuire alle categorie individuate dal Governo. Soltanto in un secondo momento infatti metterà in atto i controlli del caso per identificare la reale sussistenza dei requisiti richiesti. A tal proposito, l’INPS ha chiarito che la somma in questione sarà erogata in maniera provvisoria mentre il diritto effettivo sarà riconosciuto soltanto in seguito ai controlli. Nello specifico, sarà valutato se il soggetto in questione presenti il requisito dei 35 mila euro di Isee. Oltre tale cifra infatti è stabilito che non si avrà diritto ad alcuna indennità. Non solo, la verifica riguarderà anche l’eventuale presenza o meno di trattamenti pensionistici. La revoca di questi o comunque del trattamento che ha determinato il diritto al bonus in esame comporterà la revoca dello stesso.

I soggetti che ricevono i 200 euro del bonus da parte dell’INPS, dunque, non devono pensare che il diritto sia garantito. Soltanto in un secondo momento infatti questo sarà consolidato grazie ai controlli eseguiti dall’Istituto. Può capitare, peraltro, che il lavoratore dipendente riceva due volte il bonus in presenza di un doppio contratto con due datori di lavoro diversi. In una simile situazione, sarà l’Inps a comunicare a ciascun datore di lavoro la cifra non dovuta al dipendente e quindi l’indennità da recuperare da quest’ultimo. Ciò detto, il bonus in esame rappresenta sicuramente una misura molto importante anche se da sola non può essere sufficiente a risolvere la situazione. C’è da auspicarsi che il Governo metta in atto ulteriori interventi decisamente più incisivi per consentire alle famiglie italiane di far fronte al caro prezzi.

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