INPS, c’è chi può andare in pensione dopo 10 anni

Esiste la possibilità di andare in pensione con 10 anni di contributi, ma non è concessa a tutti i lavoratori: vediamo quali sono i casi.

Dunque è possibile smettere di lavorare dopo un periodo di contribuzione minimo, ma vanno rispettati alcuni requisiti. Tra questi è prevista l’anzianità assicurativa, quindi a quando risale la prima iscrizione alla previdenza obbligatoria e quindi va verificata l’iscrizione ad una delle gestioni controllate dall’Inps.

Conoscere la data del primo versamento previdenziale è fondamentale per un motivo ben preciso: questa possibilità è prevista solo per chi ha una iscrizione successiva al 1996: non bisogna avere contributi previdenziale anteriori al 31 dicembre 1995. Questo perché è obbligatorio essere assoggettati unicamente al sistema contributivo. Ci sono addirittura casi che consentono la possibilità di andare in pensione dopo cinque anni di contributi, ma ovviamente serve una età anagrafica molto avanzata.

Dunque il lavoratore che ha una iscrizione successiva al 31 dicembre 1995 e che ha maturato 10 anni di contributi può andare in pensione, a patto di avere almeno 71 anni di età. Questo nonostante la pensione di vecchiaia sia di 67 anni, ma per accedere anche alla misura ridotta dei 5 anni questa sogli va innalzata di altri 4 anni.

Non solo, la soglia dei 71 anni è utilizzabile solo fino al 31 dicembre 2022, mentre successivamente è previsto un aumento del requisito legato all’età pari a ogni tre mesi ogni due anni, con un adeguamento alle aspettative di vita. Altra nota molto importante è che per accedere alla pensione di vecchiaia con solo e soltanto cinque anni di contributi non è necessario rispettare un assegno minimo, come invece è previsto nel caso in cui si vada in pensione di vecchiaia ordinaria o anticipata contributiva. In altre parole il lavoratore che si ritrovasse a compiere 67 anni, ma non avesse raggiunto i contributi necessari per andare in pensione, deve aspettare il raggiungimento dei 71 anni per poter accedere alla pensione di vecchiaia. Ottiene un assegno pieno, senza decurtazioni, anche se molto probabilmente l’importo non sarà alto per via dei pochi contributi versati.

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