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Siccità, guerra e inflazione. Ora c’è il crollo dell’euro a rovinare le tasche degli italiani

Published by
Riccardo Magliano

Oltre alla siccità, alla guerra e all’inflazione, un altro fenomeno economico arriva a compromettere il potere d’acquisto degli italiani. Il valore dell’euro rispetto al dollaro è sceso vertiginosamente e gli scambi costano adesso di più.

Occorre tornare indietro al 2002 per trovare un cambio euro-dollaro più svantaggioso di quello attuale. Nell’ultimo anno in particolare, l’euro ha perso pesantemente di valore sui mercati internazionali, arrivando a un cambio di 1 a 1,02 con il dollaro americano.

Questo significa che al giorno d’oggi 1 euro europeo vale 1,02 dollari americani. Questo dato deve ovviamente essere messo in prospettiva, considerando il fatto che nel 2008, al momento del massimo distacco, 1 euro valeva 1,59 dollari. Questo cosa significa? Il valore di una moneta influenza pesantemente gli scambi internazionali tra diversi continenti. Va quindi a influire sul prezzo delle importazioni. In questo caso l’esempio perfetto è quello del petrolio, che si paga i dollari americani. Va da se che, oltre all’inflazione e alla crisi energetica, ora anche il calo della moneta contribuisce a far costare di più un singolo barile di petrolio per gli europei.

Il cambio delle monete però non si ferma agli scambi internazionali tra aziende del petrolio e dell’energia. Anche, banalmente, andare in vacanza negli Stati Uniti costerà di più. Questo perché con lo stesso ammontare di denaro europeo si potranno “acquistare” meno dollari americani con cui fare spese. Per contro, per un cittadino statunitense sarà più economico venire in vacanza in Europa. Questo cambio sfavorevole porterà sicuramente dei problemi all’economia italiana. In primis il già citato caso del petrolio, visto che attualmente uno dei nostri partner commerciali per quanto riguarda l’oro nero sono proprio gli Stati Uniti d’America.

Per contro sorridono gli operatori e gli imprenditori del settore turistico. La situazione di vantaggio degli americani rispetto all’euro permetterà un aumento del turismo nei prossimi mesi. Il vantaggio di avere delle vacanze più economiche in Europa porterà i turisti americani a spendere di più, facendo la gioia degli imprenditori turistici, dai manager di alberghi, ai ristoratori, ai gestori di stabilimenti balneari. Secondo alcuni analisti il bilancio economico, considerando sia i benefici che i malus della situazione, potrebbe addirittura pendere a favore del nostro paese. Un paese come il nostro in cui il turismo occupa una fetta molto importante dell’economia nazionale, una situazione favorevole come questa potrebbe risollevare notevolmente la situazione economica messa in ginocchio dalle recenti crisi.

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