Rottamazione e saldo a stralcio, attenzione alle date che possono cambiarti la vita

Il mese di luglio è cruciale per chi deve pagare le rate della rottamazione ter oppure del saldo a stralcio. Occhio al calendario.

La rottamazione ter e saldo a stralcio consentono al contribuente di poter regolarizzare la propria posizione debitoria nei confronti del Fisco in maniera più ‘morbida’. Il mese di luglio è molto importante perchè segna delle date obbligatorie da rispettare. Andiamo a vedere quali sono le date da tenere d’occhio.

Controlli fisco

Cosa è il saldo a stralcio?

Il saldo e stralcio consiste in una riduzione delle somme dovute, a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione, per alcune tipologie di debiti riferiti a carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, per le persone che versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica.

Rientrano nel saldo e stralcio solo i carichi derivanti dagli omessi versamenti relativi alle dichiarazioni annuali, e quelli derivanti dai contributi previdenziali dovuti dagli iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps. Non tutti i contribuenti con cartelle di Equitalia o di Agenzia Entrate Riscossione possono beneficiarne. Soltanto chi ha un Isee inferiore a 20 mila euro può chiedere il saldo a stralcio. L’aliquota da applicare ai debiti cambia a seconda dell’importo del reddito dichiarato. Nel dettaglio, si tratta di un’aliquota pari al:

  • 16%, se il debitore ha un Isee del nucleo sino a 8.500 euro;
  • 20%, se il debitore ha un Isee del nucleo da 8.500,01 euro sino a 12.500 euro;
  • 35%, se l’Isee del nucleo del debitore va dai 12.500,01 euro ai 20mila euro.

Per stralciare le cartelle e chiudere definitivamente il debito con l’erario i contribuenti possono versare le somme dovute in unica soluzione o ripartendolo in 5 anni.

Cosa è la rottamazione ter?

La rottamazione delle cartelle consiste nella possibilità di pagare i debiti con il Fisco azzerando le sanzioni e gli interessi di mora. La terza rottamazione delle cartelle riguarda tutti i carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2017. La seconda rottamazione riguardava invece tutti i carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2016 e dal 1° gennaio al 30 settembre 2017. Sono inclusi anche gli accertamenti esecutivi, che non necessitano d’iscrizione a ruolo, oltre ai debiti ancora non riportati in atti o documenti formalmente trasmessi al contribuente, ed i contributi previdenziali.

Alcuni debiti non sono rottamabili, come le sanzioni penali, le sanzioni diverse da quelle collegate alla violazione di obblighi tributari o contributivi, dazi, accise e Iva all’importazione, somme derivanti da sentenze di condanna della Corte dei Conti, somme pretese a titolo di recupero di aiuti di Stato illegittimi. Gli importi oggetto della nuova rottamazione devono essere definiti in 5 anni, in 18 rate, da pagare ogni anno (sono previste 4 rate annuali).

Scadenze fiscali di luglio

Scadenza rate rottamazione e saldo e stralcio

La scadenza fissata è quella del 31 luglio 2022 per quanto riguarda la terza rata della rottamazione e del saldo a stralcio. Essendo il 31 luglio domenica, c’è la mini proroga che prevede una tolleranza di cinque giorni successivi. Per cui, l’ultimo termine utile per pagare senza perdere i benefici della pace fiscale è l’8 agosto 2022.

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