Fisco e inadempienze, sei settimane di tregua

Arriva la tregua fiscale che darà un po’ di respiro ai contribuenti ed anche ai commercialisti. Per un mese bloccati controlli dell’Agenzia delle Entrate.

Dal prossimo 25 luglio inizierà la tregua fiscale. In pratica l’Agenzia delle Entrate non potrà più far recapitare avvisi di irregolarità, cartelle esattoriali ed altre inadempienze fiscali ai contribuenti. Il periodo durerà fino alla metà di settembre. E’ sicuramente una buona notizia per tutti, in primis per i commercialisti che si vedono costantemente sommersi da date e scadenze molto spesso nel giro di pochissimi giorni. La tregua del fisco riguarderà non solo la parte cosiddetta ordinaria, ma anche la sospensione dell’invio elle lettere di compliance e degli avvisi di controllo automatizzati delle dichiarazioni e dell’Iva.

Esterno della sede centrale dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, Roma. ANSA

Cosa è la tregua fiscale e quando inizia?

La tregua fiscale riguarda lo stop dei controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate dall’ultima settimana di luglio alla prima di settembre. Quest’anno il periodo di tregua sarà più lungo. Di solito, il calendario delle scadenze fiscali si ferma dal 1° al 20 agosto, in base a quanto stabilito dal decreto legge n. 16/2012, all’articolo 3-quater.  Le scadenze che cadono in questo periodo vengono automaticamente spostate al 20 agosto (che quest’anno, però, cade di sabato) data entro la quale è possibile adempiere senza l’applicazione di sanzioni e maggiorazioni.

Oltre a questa tregua ordinaria si aggiunge anche la sospensione dell’invio delle lettere di compliance e di avvisi da controllo automatizzati delle dichiarazioni e dell’Iva. La decisione dell’Agenzia delle Entrate di sospendere l’invio delle comunicazioni di irregolarità delle dichiarazioni fiscali ha trovato pieno consenso dal CNDCEC.

Scadenze fiscali mese di luglio 2022

La data da bollino rosso del mese è quella del 18 luglio 2022, giornata in cui si concentra una doppia scadenza. Ci sono infatti gli adempimenti dei sostituti d’imposta, con i versamenti IRPEF e IVA e i contributi INPS. In sintesi, i soggetti interessati dovranno provvedere ai seguenti pagamenti:

  • versamento IRPEF delle ritenute alla fonte a titolo d’acconto operate dai sostituti d’imposta su redditi di lavoro dipendente e assimilati del mese di giugno, addizionali comunali e regionali, redditi di lavoro autonomo e provvigioni per rapporti di commissione, agenzia, mediazione e rappresentanza del mese precedente;
  • pagamento dei contributi INPS dovuti per le retribuzioni del mese di giugno;
    versamento IVA per i contribuenti con liquidazione mensile relativa al mese di giugno 2022.

Il 18 luglio sono anche in programma i versamenti della seconda rata delle imposte sui redditi. Devono provvedere al pagamento i contribuenti che hanno scelto la rateizzazione di saldo 2021 e acconto 2022 di IRPEF, IRES, IRAP, cedolare secca e delle altre imposte sostitutive. L’ultima scadenza del mese è quella del 25 luglio 2022: l’adempimento riguarda il modello 730 e interessa i CAF e i professionisti.

 

 

 

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