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Economia

Pessime notizie sul gas: dovremo rinunciare al nostro per darlo alla Germania

Published by
Massimiliano Ciancaglioni

Gazprom annuncia che non può garantire il gas e l’Italia dovrebbe dover aiutare i tedeschi: la situazione ad oggi

Sono in arrivo altre brutte notizie per quanto riguarda il gas. Una di queste era nell’aria e purtroppo è arrivata la conferma, con Gazprom che ha annunciato di non poter garantire le forniture di gas a causa di “circostanze straordinarie” non meglio specificate. Invece la seconda brutta notizia fa riferimento all’Ue.

Infatti, nel caso in cui Putin chiudesse ancora i rubinetti dei suoi gasdotti, verrebbe attuato un sistema di solidarietà che porterebbe l’Italia a dover fornire parte delle sue riserve alla Germania, che allo stato attuale è uno dei paesi con maggiori difficoltà. Tutto parte ovviamente dalla lettera di Gazprom che giustifica in modo legale lo stop alle forniture in modo da non dover pagare penali.

Gas, si teme la chiusura totale da Mosca

Si sa che il gasdotto Nord Stream sarebbe stato chiuso l’11 luglio e fino al 21 luglio sarebbero stati in corsi lavori di manutenzione. Ora, dopo alcuni problemi sull’invio da parte del Canada di una turbina per ripristinare il funzionamento del gasdotto, ci si chiede se effettivamente giovedì verrà nuovamente garantito il 100% dei flussi. Le sensazioni però sono negative e dalla Germania asseriscono che quella della turbina ha tutta l’aria di essere una scusa.

L’economista van Cleef ha detto alla Reuters: “Le forniture di gas tramite il NS1 potrebbero non riprendere al momento della manutenzione di dieci giorni. A seconda di quali circostanze straordinarie hanno in mente di dichiarare, e se queste sono questioni tecniche o più politiche, potrebbe significare il prossimo passo nell’escalation tra Russia ed Europa/Germania”.

Nel frattempo la situazione economica del Cremlino è molto positiva, con 115 miliardi guadagnati in sei mesi dalla vendita di petrolio e gas: una cifra altissima che corrisponde a 6,4 trilioni di rubli. Un risultato che neanche la Russia si aspettava, più del bilancio in assenza di sanzioni.

 

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