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Beffa al supermercato: così il prezzo della pasta continua ad aumentare

Published by
Bruno Galvan

Il prezzo della pasta continua a schizzare alle stelle. Gli italiani costretti a pagare sempre di più un bene di prima necessità.

La pasta sta diventando quasi un bene di lusso. La guerra tra Ucraina e Russia sta portando alle stelle il costo del grano mondiale. L’Ucraina era il Paese con la maggior produzione di questa materia prima ma, con l’invasione della Russia, tutto è cambiato. Putin ha praticamente bloccato le esportazioni dall’Ucraina all’Europa causando effetti catastrofici sull’intera filiera di produzione. In Italia la situazione è peggiorata nel corso di questi mesi dove i rincari, rispetto al recente passato, sono stati ben oltre il 6%. Il paradosso più grande è che il nostro Paese viaggia in media sullo 0.56 centesimi per ogni chilo di grano ma la nostra produzione è insufficiente per soddisfare la domanda. Ragion per cui ci troviamo costretti ad importare grano dall’estero con la conseguenza che lo paghiamo ancora di più rispetto a quando la situazione poteva definirsi normale.

Perchè la pasta costa di più?

Al di là della guerra in Ucraina sono anche altri fattori che stanno incidendo pesantemente sul prezzo del grano e della pasta nei supermercati. Il rincaro delle materie prime, per esempio la plastica, ha portato ad un aumento anche nell’approvvigionamento di questa risorsa da parte delle aziende che hanno bisogno di confezionare le varie tipologie di pasta da immettere sul mercato.

A questo bisogna aggiungere anche l’aumento dei costi dovuti all’energia elettrica ed al gas. Questa voce di spesa incide in maniera quasi decisiva sul prezzo finale del prodotto. Inoltre c’è da menzionare anche l’aumento dei prezzi dei carburanti che reso più costosi i trasporti su gomma nelle varie zone d’Italia. Nel discorso rientrano anche le importazioni di grano dall’estero anche con le navi. Un anno fa un nolo marittimo in direzione Asia o Stati Uniti costava in media 3.000 euro mentre oggi il prezzo è quadruplicato con tutte le conseguenze che ne derivano.

Infine c’è da considerare anche il fattore climatico. Le temperature sono aumentate a dismisura rispetto. A qualche anno fa. Questo ha peggiorato la qualità del grano ed in alcuni caso si sono visti distruggere grossi quantitativi di materia prima. Un vero e proprio disastro considerando già la scarsità di questo prodotto su scala mondiale. Anche questo ha inciso parecchio sul prezzo finale della pasta che sta ormai diventando un bene sempre più costoso.

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