Gas, cambia il piano di emergenza: cosa dobbiamo aspettarci

Il piano d’emergenza relativo al gas sta subendo dei cambiamenti: ecco tutto quello che c’è da sapere e che dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni e mesi.

Con l’annuncio di Gazprom di un nuovo taglio delle forniture di gas all’Unione Europea sono necessari nuovi e ulteriori cambiamenti per quanto concerne il piano di emergenza messo a punto dall’Italia.

Le notizie che provengono dalla Russia non sono per nulla confortanti dal momento che è stata annunciata una ormai certa nuova riduzione dei flussi di gas ai Paesi che si trovano all’interno dell’Ue. A partire da mercoledì 27 luglio, infatti, i rifornimenti potrebbe essere ridotti del 20 per cento. Di conseguenza, viene inevitabilmente da chiedersi quale sarà il piano per quelle che saranno le prossime settimane e dunque in vista dell’inverno. Una ulteriore riduzione infatti renderebbe molto complicato il rifornimento per tutti i Paesi Ue. Anche se il portavoce del presidente Putin, Dmitry Peskov, ha fatto sapere che la Russia continuerà a garantire la sicurezza energetica del Vecchio Continente, la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha chiesto agli stati membri di essere solidali. In particolare, ha invitato coloro che non comprano gas dalla Russia di condividere le risorse.

Von der Leyen è anche ritornata sulla discussione relativa al tetto sul prezzo del gas. Si tratta infatti di una misura chiesta soprattutto dall’Italia e per la quale pare si stia valutando la fissazione di un tetto al prezzo concernente il gas. L’intervento in questione, se vedrà la luce, infatti, avrà lo scopo di ridurre sensibilmente il potere della Russia per quanto concerne l’imposizione di prezzi più alti. Va detto, però, che di contro potrebbe determinare definitivamente la decisione da parte della stessa di interrompere le forniture ai paesi dell’Unione Europea con tutte le conseguenze del caso. Conseguenze che andrebbero a pesare soprattutto sul nostro Paese che difatti è dipendente dal gas russo per il 40 per cento del proprio fabbisogno. Ciò detto, non resta dunque che attendere nuovi e ulteriori sviluppi nonché cosa succederà a partire da mercoledì 27 luglio, giorno in cui Gazprom ha annunciato una possibile riduzione dei rifornimenti di gas ai Paesi dipendenti energeticamente dalla Russia.

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