Una mensilità in più nelle busta paga. Così l’Acqua Sant’Anna tende la mano contro il caro vita

Il presidente dell’azienda ha premiato i suoi dipendenti in un momento di difficoltà dovuta all’inflazione.

Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato della società che produce Acqua Sant’Anna è balzato agli onori della cronaca. La crisi energetica e l’aumento del costo delle materie prima si sta facendo sentire non solo sui lavoratori ma anche sulle aziende. I costi di produzione sono decisamente aumentati. Chi come Acqua Sant’Anna deve dotarsi di materie prime come la plastica per imbottigliare le varie tipologie d’acqua.

Bertone a sorpresa ha deciso di dare una mensilità in più ai suoi dipendenti. Una scelta che ha spiazzato davvero tutti: “Il più grosso patrimonio che abbiamo – ha spiegato il numero uno di Acqua Sant’Anna all’ANSA – sono sicuramente i dipendenti e i costi per i consumatori sono esplosi. Ci sono prodotti che costano 7 o 5 volte più di prima. Ma l’operaio guadagna sempre gli stessi soldi. Quello che noi imprenditori, liberi professionisti, come notai e avvocati o chiunque abbia dipendenti, dobbiamo fare allora è aumentare lo stipendio, altrimenti prima o poi ci saranno delle guerre civili. Bisogna portare il potere d’acquisto del dipendente a quello che era prima di questi aumenti pazzeschi”.  

Misure anti crisi. le azioni del Governo

Mentre il medico studia il malato muore. Se da un lato Bertone non ha aspettato lo Stato per tendere una mano ai lavoratori, dall’altro vediamo un Paese sempre di più allo sbando. le dimissioni di Mario Draghi da Presidente del Consiglio dei Ministri non ci voleva in un periodo economico così delicato. Molte misure anti crisi potrebbero non essere prorogate con la conseguenza di vederci aumentare dal giorno all’altro praticamente tutto. Il taglio delle accise durerà fino al 21 agosto. per adesso non si parla di alcuna proroga dello sconto. Il Governo è in carica solo per gli affari correnti e non può deliberare altri atti che non rientrano in queste prerogative. Stesso discorso riguarda poi il bonus 200 euro per lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, pensionati, precettori del Reddito di Cittadinanza e lavoratori autonomi e stagionali. Anche questa agevolazione sembra destinata a sparire. Si sta vagliando la possibilità della decontribuzione del costo del lavoro per aumentare gli stipendi ma non vi è alcuna certezza. Bertone ha tracciato la strada, ma il suo gesto rischia di diventare isolato.

 

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