Le banche stanno chiamando per problemi sul conto corrente: perché devi cominciare a preoccuparti

Ecco l’ultima trovata messa in piedi per rubare soldi ai cittadini: si tratta della truffa delle banche che chiamano per problemi sul conto corrente

Da molto tempo, su questo giornale, parliamo dei pericoli elevati e molto diffusi che le telefonate fittizie possono arrecare ai nostri risparmi. Non è una novità, infatti, che esistano particolari gruppi di truffatori che approfittano di persone meno attente per prelevare denaro dal loro conto senza essere scoperti.

(Ecco la truffa delle finte banche che chiamano per problemi al conto corrente)

La maggior parte delle volte i truffatori si fingono personale di istituzioni, enti e società dalla grande reputazione. Un modo molto semplice per soggiogare chi ci casca. Da alcune settimane, infatti, sta girando una nuova trovata per rubare i cittadini. C’è, infatti, chi si spaccia per alcune banche e chiama per problemi sul conto corrente. Ecco i dettagli.

Truffa dello storno: si fingono banche e chiamano per problemi sul conto corrente

Molti l’hanno ribattezzata “Truffa dello storno”. Si tratta di un particolare raggiro messo in piedi per truffare cittadini con un’età che va dai 65 anni in su. I truffatori, infatti, sanno che questo particolare target è poco abituato ad utilizzare le tecnologie digitali.

I truffatori si fingono, infatti, operatori di importanti e rinomate banche. L’aguzzino avvisa la vittima di aver ricevuto del denaro per errore e gli chiede di restituire la cifra facendo un versamento tramite il suo account e-banking. Un’altra scusa, invece, consiste nel convincere la vittima del fatto che vi siano problemi sul conto corrente, intimandolo a trasferire il proprio denaro su un altro conto.

In questo modo, l’operatore spiegherà alla sua vittima cosa fare, passo dopo passo, aiutando a fare il login sul proprio account bancario e a svolgere tutte le operazioni necessarie. In questo modo, i malfattori riescono a far effettuare i bonifici alle proprie vittime, le quali ignare diventano quasi “complici” della truffa a proprio carico.

(Ansa)

Per avere degli strumenti utili a difendersi da queste truffe ricordiamo che, prima di rispondere a qualsiasi domanda, è necessario chiedere all’operatore informazioni quali il nome della banca da cui chiama, il loro numero identificativo e il nome.

Tuttavia, è sempre utile ricordare che le comunicazioni importanti (e reali) non vengono mai fatte dalle banche tramite e-mail o SMS e nemmeno per telefono. Dunque, quando si ha il sospetto che si è finiti in una truffa è sempre meglio riagganciare e telefonare la propria banca chiedendo delucidazioni.

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