Rottamazione della cartelle esattoriali, c’è una cattiva notizia

Se devi soldi all’Agenzia delle Entrate e dunque devi provvedere al pagamento delle cartelle esattoriali, non puoi trascurare alcune date: in tal caso finirai per regalare i tuoi soldi allo Stato. Ecco quali sono le date che non puoi mancare.

Quando si hanno dei debiti con la Pubblica Amministrazione, l’Agenzia delle Entrate è solita inviare le cartelle esattoriali con le quali comunica al contribuente l’obbligo di procedere al pagamento degli eventuali debiti cumulati.

A tal proposito, va ricordato che tra pochi giorni scadono le date relative alla rottamazione ter e per questo bisogna affrettarsi per evitare di farsi scapare i benefici previsti. La Rottamazione in esame, infatti, consente di usufruire dell’opportunità di pagare quanto dovuto senza la previsione degli interessi e delle sanzioni connesse al ritardo nel pagamento. Di conseguenza, il legislatore ha concesso a coloro che non hanno proceduto al pagamento delle rate relative al 2021 entro il termine del 9 dicembre 2021, una nuova scadenza.

Questa è stata fissata al 31 luglio per cui tra pochi giorni. Va detto, peraltro, che come sempre anche in questo caso sono da calcolare anche i cosiddetti 5 giorni di tolleranza. Questo periodo, infatti, si applica a ciascuna rata non va intesa come una sorta di proroga dal momento che tecnicamente risulta essere un termine di tolleranza previsto per i contribuenti. Ciò detto, dunque, sommando il predetto termine ai festivi, la scadenza per il pagamento delle rate del 2021 finisce per cadere l’8 agosto.

Il calendario delle scadenze inoltre è stato ridisegnato anche per quanto concerne le rate relative all’anno 2022. Queste, in particolare dovranno essere saldate entro il termine fissato per la fine di novembre dello stesso anno. Alla luce di quanto appena detto, va precisato che per molti italiani rispettare queste date risulta essere piuttosto difficile. Nella maggior parte dei casi, infatti, non si tratta di una scelta volontaria quanto dettata dalla precarietà dal punto di vista economico. La questione è resa ancor più spinosa a causa dell’attuale situazione che vede l’inflazione salire alle stelle con un conseguente aumento dei prezzi relativamente alle materie energetiche ma anche alimentari. Ad ogni modo, per evitare di regalare soldi allo Stato il consiglio è quello di riuscire ad adempiere alle scadenze appena elencate.

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