Bollette, dal Governo una decisione che è una boccata d’ossigeno. E l’effetto è retroattivo

Arriva la decisione del governo sulle bollette che è una boccata di ossigeno per molti contribuenti. Ecco di cosa si tratta

Arriva lo stop alle modifiche unilaterali riferite ai contratti di gas e luce. Si tratta di un’ottima notizia per i cittadini, soprattutto per quelle famiglie che erano a rischio. In molti, infatti, rischiavano un incremento vertiginoso dei costi in bolletta, che avrebbe messo in serio pericolo le finanze di molte famiglie.

(Ansa/ Fabio Frustaci)

Tuttavia, nonostante la decisione del governo di concedere una boccata di ossigeno agli italiani, non tutti sono particolarmente convinti della scelta attuata all’interno del decreto aiuti-bis. In tanti hanno chiesto di più e vorrebbero vedere maggiori risultati. Ecco cosa succede.

Boccata d’ossigeno sulle bollette grazie a una decisione del governo

Grazie allo stop alle modifiche unilaterali per contratti energetici, i cittadini potranno stare un po’ più tranquilli. Tuttavia, le associazioni a tutela dei consumatori chiedono un’estensione del provvedimento oltre il mese di aprile 2023. Inoltre, c’è anche la richiesta di attuare prezzi “amministrati” per evitare aumenti di prezzo nel mercato libero.

Intanto, la norma è stata attuata. Ed è già una buona notizia. Il provvedimento, infatti, prevede la sospensione dell’efficacia di ogni clausola contrattuale che permette all’azienda fornitrice di energia e gas di modificare, in maniera unilaterale, le condizioni del contratto. Quelle pattuite riferite al prezzo, infatti, non potranno essere cambiate dall’impresa fino al 30 aprile 2023.

Inoltre, si tratta di una sospensione che avrà effetto retroattivo. Vengono considerati inefficaci, infatti, tutti quei comunicati emessi “prima della data di entrata in vigore del presente decreto, salvo che le modifiche contrattuali si siano già perfezionate”.

(Ansa/ Alessandro Di Meo)

Dunque, tutti quei nuclei familiari, così come le aziende, che hanno ricevuto comunicazioni in cui vengono modificati i contratti, anche nei mesi di giugno e luglio, possono tirare un sospiro di sollievo. Dunque, si assisterà ad un “blocco” del prezzo presente nel contratto per ulteriori 9 mesi.

Nonostante non ci sia ancora una nota ufficiale, non dovrebbe essere necessario compiere alcun passaggio per fare richiesta. Secondo l’Adiconsum, infatti, coloro che hanno ricevuto la lettera di preavviso la variazione dei termini contrattuali verrà prorogata al 30 aprile. Saranno invece efficaci quelle modifiche fatte alla data di entrata in vigore del decreto.

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