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Bonus 200 però per le Partite Iva, cosa fare per evitare di perderli

Published by
Riccardo Magliano

Il bonus una tantum da 200 euro è già stato pagato a lavoratori dipendenti, pensionati, percettori del reddito di cittadinanza, colf e badanti. Le altre categorie di persone che possono accedere al bonus potranno farlo nei prossimi mesi. Ecco come fare a non perderlo.

Il bonus da 200 euro introdotto con il primo decreto aiuti ha il compito di mitigare i problemi di calo del potere d’acquisto degli italiani. Questo fenomeno è stato acuato dall’aumento dell’inflazione e l’intervento del Governo è necessario per impedire che molte famiglie debbano rinunciare a molte spese del loro vivere quotidiano. Il bonus doveva essere pagato a luglio per tutti, ma ci vorrà ancora tempo.

Bonus 200 però per le Partite Iva, cosa fare per evitare di perderli

Per lavoratori autonomi e partite Iva il bonus di 200 euro deve ancora essere pagato. I problemi con i pagamenti di questi bonus sono incorsi con la realizzazione da parte del legislatore che non ci fosse un modo veloce e sicuro per distribuire le somme di denaro richieste ai lavoratori autonomi e alle partite Iva senza rischiare truffe, ritardi e altri problemi.

Finalmente la situazione sembra essersi risolta. Con il nuovo decreto aiuti di luglio, il Governo ha rifinanziato il bonus con ulteriori 100 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai già 500 milioni del precedente finanziamento. Questi soldi dovranno essere distirbutiti tra le circa 3 milioni di persone, tra professionisti, commercianti, artigiani, iscritti alle casse professionali, coltivatori diretti, coloni e mazzadri che devono ancora ricevere il bonus. Per tutte queste categorie rimangono i paletti di reddito già decisi con il decreto aiuti. Il bonus può essere richiesto solo da chi ha un reddito per l’anno 2021 non superiore a 35.000 euro e non devono essere percettori di ulteriori assegni previdenziali INPS.

A differenza di lavoratori dipendenti e pensionati, che hanno visto il proprio assegno da 200 euro accreditato assieme alla busta paga o la pensione, i lavoratori autonomi e partite Iva dovranno compilare e inviare una domanda. La domanda deve essere inviata dal richiedente al proprio ente previdenziale di riferimento, con modalità, termini e schemi previsti dai singoli enti. Per poter accedere al bonus una tantum è necessario essere già iscritti alle gestioni previdenziali alla data di entrata in vigore del Decreto Aiuti, con Partita Iva e attività lavorativa già avviata. Bisogna inoltre aver effettuato almeno un versamento, totale o parziale, per la contribuzione dovuta alla gestione di iscrizione per la quale è richiesta l’indennità, con competenze a decorrere dall’anno 2020.

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