Crisi energetica alle porte, la Germania chiede un bonus di 480 euro ai cittadini

Il momento difficile per Berlino continua. Con la crisi energetica alle porte, la Germania è costretta a chiedere un bonus di 480euro ai cittadini

Non potrebbe solo che peggiorare il momento già difficile per la Germania. La crisi energetica, infatti, deve ancora entrare nel pieno della sua gravità e tutti gli indicatori e le previsioni da parte degli esperti portano non buone notizie al governo di Berlino.

(ANSA/ SERGEY DOLZHENKO)

Lo scontro indiretto tra Unione Europea e Russia, infatti, ha portato a conseguenze di conflitto in particolare per Roma e Berlino. Dopo il blocco delle forniture di gas da parte di Putin, infatti, la Germania si è ritrovata ad affrontare un periodo di grave crisi, e ora chiede un bonus di 480 euro ai cittadini. Ecco che cosa sta succedendo.

La Germania chiede un bonus di 480 ai cittadini

Un anno fa probabilmente nessuno si sarebbe aspettato che la Germania si ritrovasse in un momento di difficoltà talmente grave. La guerra in Ucraina, scatenata dalla Russia, ha infatti portato importantissime conseguenze per molti Paesi dell’Unione Europea, in particolare per Italia e Germania.

Se il Belpaese sta riuscendo (almeno parzialmente) a recuperare il terreno perso e ad ammortizzare i danni. Per Berlino la questione è molto più complicata. La sua situazione di fortissima indipendenza dal gas russo, infatti, la pone in una situazione di complessa gestione. Le forniture, infatti, sono allo sgocciolo e ciò si ripercuoterà sugli stessi cittadini tedeschi.

il governo tedesco, infatti, pesantemente indebolito dalla situazione degli approvvigionamenti di gas provenienti dalla Russia, chiederà un bonus di 480 euro ai suoi cittadini. È prevista l’introduzione di una nuova tassa di quasi 500€ che avrà l’obiettivo di dare supporto alle aziende maggiormente colpite dai tagli alle forniture di gas da parte di Putin.

(ANSA/ GAZPROM / HANDOUT)

La tassa, secondo Trading Hub Europe, verrà fissata a 2,419 centesimi per chilowattora. Il contributo partirà dal  ottobre 2022 e durerà almeno fino al 2024. Si tratta di un modo per ammortizzare i costi delle imprese per via dell’aumento dei prezzi del gas. Dunque, si chiederà al cittadino un esborso di circa 500 euro all’anno.

Una scelta che trova la sua giustificazione nelle parole, per nulla incoraggianti del ministro dell’Economia Robert Habeck. In un’intervista, infatti, ha dichiarato che “L’alternativa sarebbe stata il collasso del mercato energetico tedesco ed europeo”.

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