Pensioni, fine delle parole: a gennaio ritorna la Fornero

In materia di pensioni, nel mese di gennaio ci sarà il tanto temuto ritorno della Legge Fornero.

Con la fine anticipata del Governo, si è messa la parola fine alla possibilità di intervenire con una riforma delle pensioni volta ad impedire il tanto temuto ritorno della Legge Fornero.

Anche dopo l’insediamento del nuovo governo, infatti, molto probabilmente non ci sarà il tempo necessario per poter varare una riforma delle pensioni spalancando la strada alla Fornero.

Pensioni, fine delle parole: a gennaio ritorna la Fornero

Permettere a punto una riforma ben fatta, a conti fatti, è fondamentale avere a disposizione il tempo necessario. Di conseguenza, sarebbe davvero difficile pensare di pensare una riforma delle pensioni ben strutturata tenendo conto delle varie parti sociali, in pochissimo tempo. Ad ogni modo, Andrea Orlando, Ministro del Lavoro, ha fatto sapere che si procederà alla proroga di Ape Sociale come anche di Opzione Donna. Va detto che anche in questo caso, non si riuscirà a coprire pe intero la platea vastissima di lavoratori che ha visto scadere Quota 100. Sorge quindi spontaneo chiedersi in che modo sarà possibile andare in pensione nel 2023. Ebbene, per quanto concerne la pensione di vecchiaia questa sarà raggiunta al compimento dei 67 anni di età, mentre per quella anticipata invece bisogna aver raggiunto i 41, 42 anni e 10 mesi di contributi.

A tal proposito, una soluzione potrebbe essere rappresentata sempre dalla proposta avanzata dal Pasquale Tridico, Presidente dell’Inps. Questi in particolare ha proposto un sistema basato sul pensionamento in due tempi. Nel dettaglio, questo sistema prevede la possibilità di andare in pensione prima dei 67 anni di età, beneficiando della sola parte contributiva. La seconda parte invece, ossia quella retributiva, verrebbe integrata una volta conseguiti i requisiti stabiliti per la pensione di vecchiaia. Ciò detto, non resta che attendere nuovi e ulteriori sviluppi al riguardo che ci aiuteranno a capire quali saranno le sorti di tantissimi lavoratori che mai come in questo periodo si stanno chiedendo in che modo andranno in pensione. Non a caso, in questo periodo di campagna elettorale, le forze politiche hanno fatto delle pensioni, un punto fermo del loro programma. La decisione, dunque, spetterà al nuovo governo in carica che sarà riuscito ad ottenere la maggioranza dei voti.

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