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Dopo i bonus arriva il Fisco, al via i controlli sui conti correnti. Cosa sta accadendo

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Riccardo Magliano

Nel 2022 l’Agenzia delle Entrate ha intensificato i suoi controlli per combattere l’evasione fiscale. Ci sono dei precisi allarmi che fanno scattare i controlli del Fisco. 

Con le nuove politiche in fatto di evasione fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha messo in campo dei nuovi e più completi controlli fiscali sui contribuenti. Le modifiche alle possibilità di trasferimento di denaro e di pagamento in contanti decisi con l’ultima Legge di Bilancio influiscono parecchio su questi controlli, per il fatto che ogni spesa dovrà essere giustificata, soprattutto se risulta un’incongruenza tra la spesa sostenuta e le entrate dichiarate nella Dichiarazione dei redditi.

Dopo i bonus arriva il Fisco, al via i controlli sui conti correnti

A questo proposito, non basterà dire che si è trattato di spese di qualche tipo, ad esempio spese familiari, perché il Fisco andrà a scavare molto più a fondo, cercando di far quadrare la situazione. Un caso pratico di questa nuova politica di controlli a tappeto e approfonditi arriva dalla Puglia nel 2021.

Nel caso in esame tratta di un contribuente socio di una azienda agricola per cui il Fisco ha riscontrato un traffico di movimenti di denaro in entrata e uscita non concordi con quanto dichiarato dal contribuente stesso. Si trattava di movimenti di denaro non giustificati su cui l’Agenzia delle Entrate ha voluto fare chiarezza. La persona in questione ha fatto ricorso, ma non è stato accettato. Secondo la legge, infatti, sta al cotribuente fornire tutte le dovute documentazioni e prove che giustifichino i propri spostamenti di denaro sia in entrata che in uscita dal conto corrente.

La stessa posizione è stata ribadita dalla Corte di Cassazione, che ha sottolineato come non basti presentare un conto corrente come “limitato alle spese familiari” per poter giustificare traffico di denaro non congruente con quanto si legge nella dichiarazione dei redditi. La stessa cosa vale in presenza di un conto corrente cointestato. Il reddito imponibile, cioè quello su cui un contribuente paga le tasse, viene calcolato su tutti i conti corrente di cui è intestatario, a prescindere dall’utilizzo o se sia cointestatario insieme a qualcun altro. Perciò ogni movimento da ogni conto corrente deve essere giustificato con il Fisco.

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